Le nuove misure del Governo, in un’estate da decidere ‘giorno per giorno’

Le nuove misure del Governo, in un’estate da decidere ‘giorno per giorno’

Il nuovo DPCM è pronto e riguarda un ulteriore rilettura delle misure, previste finora dal Governo Conte, per quanto attiene agli spostamenti.

Tre, i punti salienti: finalmente, in aereo, si tornerà ad imbarcarsi – chi lo desidera – con il bagaglio a mano. Sui treni, invece, aria ‘rinnovata’ e distanza tra passeggeri, anche inferiore ad un metro.

Al momento, gli unici allentamenti, visto che le riaperture, previste per discoteche al chiuso, fiere, sagre, eventi pubblici… slittano alla fine del mese. Due settimane ancora, in attesa che “la curva epidemiologica scenda ulteriormente“. Aggiustamenti ‘in corso d’opera’, insomma. E non è detto che, nei prossimi giorni, il ministro della Salute, Roberto Speranza, non cambi altresì idea. Di fatto, rimane fermo su quelle che ritiene le linee inderogabili di comportamento: mascherina, da indossare nei luoghi chiusi, distanziamento di un metro tra le persone, igiene delle mani.

Ed anche la Lombardia si prepara ad un leggero respiro. L’obbligo di mantenere bocca e naso coperti varrà, all’aperto, soltanto se non sarà possibile rispettare lo spazio minimo di distanza tra le persone. Anche qui, 15 giorni di prova, per verificare, attraverso l’andamento della curva epidemiologica, se la manovra è realmente attuabile.

Riepilogando…

Rimane, lungo l’intera Penisola, l’obbligo di protezione negli uffici pubblici, nei negozi, nei bar e nei ristoranti, quando non si è seduti al tavolo. Mascherina necessaria, per chi non rinuncia a palestra, parrucchiere, centri estetici. Stesso dicasi, per quanto riguarda cinema, musei e teatro. Imposizione, che diventa imprescindibile per gestori e personale di esercizi commerciali, uffici aperti al pubblico, mezzi di trasporto, appunto.

Trolley e indumenti

Ai passeggeri è consentito portare a bordo solo bagagli di dimensioni tali da essere posizionati sotto il sedile di fronte al posto assegnato perché, per ragioni sanitarie, non è consentito, a nessun titolo, l’utilizzo delle cappelliere“. Questo quanto, a partire dal 26 giugno, comunicato dall’Enac. Adesso, ogni compagnia sarà messa nelle condizioni di poter decidere, in piena autonomia. Potrà stabilire, ad esempio, in caso di sovraffollamento dell’aereo, quale tipo di bagaglio imbarcare in stiva. Gli indumenti non indossati, andranno invece custodirli in buste sterilizzate, come già avviene per le borse o per le scarpe, se ci si reca in palestra, piuttosto che dal parrucchiere.

La distanza in treno

Resta il dictat delle poltrone alternate, per chi viaggia in treno. Tuttavia, se i posti sono in fila verticale, si potrà non rispettare la distanza di un metro. L’Azienda di gestione – lo si accennava – dovrà garantire un sistema di aerazione ‘rinnovato’.

Discoteche, sagre e fiere

Dietrofront, invece, sul ritorno alla normalità, per quanto concerne gli eventi pubblici. I numeri relativi ai nuovi contagi non forniscono la garanzia sufficiente, secondo Speranza. Nelle regioni, invece, in cui l’indice Rt (che descrive la trasmissibilità del Coronavirus), risulta ampiamente sotto lo zero, sarà nella responsabilità dei rispettivi governatori la scelta di procedere o meno con le autorizzazioni.

Lo ‘stato di emergenza

Firmato, quindi, il documento, una delibera del Consiglio dei Ministri dovrà decretare la proroga dello ‘stato di emergenza’, in vigore fino al 31 luglio prossimo. Il premier Conte ha annunciato che dovrà essere il Parlamento a ratificarla, in seguito alla sua relazione alle Camere.

Nella stessa sede, il capo del Governo ribadirà la necessità di mantenere l’attuale situazione, in facoltà dello snellimento delle procedure di appalto che, a breve, serviranno a garantire le forniture, per la ripresa dell’attività scolastica: banchi, distanziatori e tutto il materiale necessario, per scansare dal rischio contagio docenti, studenti e quant’altri. Procedura, questa, che si accompagna all’acquisto di due milioni di test sierologici, a cui sottoporre il personale scolastico, due settimane prima della ripresa delle lezioni.

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