Riparte stasera la Festa più glam della Capitale
Un tripudio di femminilità. E’ così che apre le sue porte, il red carpet del Festival del Cinema di Roma. E a brillare, stella all’esordio, è Paola Cortellesi, accompagnata dal cast, potente, del suo debutto alla regia. Al suo seguito, difatti, Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli, Vinicio Marchioni, protagonisti di un’avventura scritta a sei mani, con Giulia Calenda e Furio Andreotti. Una storia d’altri tempi, ambientata nella Roma popolare della seconda metà degli anni 40, in bianco e nero, memore di un Cinema che non c’è più. Un’esperienza inedita, per l’attrice, dopo le tante sceneggiature (Gli ultimi saranno ultimi, Come un gatto in tangenziale, Ma cosa ci dice il cervello… per citarne alcune).
Festa che, per l’appunto, parte proprio questa sera e si protrarrà fino al 29 ottobre, sotto la direzione artistica di Paola Malanga. Non solo, coinvolto per l’occasione, sarà l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ma la Capitale tutta sarà investita dall’evento.
La kermesse verrà ospitata, difatti, presso il Cinema Giulio Cesare, il MAXXI, la Casa del Cinema, il Cinema Adriano, l’Auditorium Conciliazione e il Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema. Ancora, saranno coinvolti nell’iniziativa il Cinema Nuovo Sacher, Nuovo Cinema Aquila, Cinema Atlantic e il Teatro Palladium.
Tantissimi – da non perdere – i titoli, a partire da Il ragazzo e l’airone, opera del maestro indiscusso dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki, per proseguire con la Palma d’oro a Cannes Anatomia di una caduta di Justine Triet, con Sandra Huller, che ritroviamo anche in The Zone of Interest, di Jonathan Glazer.
La Passion de Dodin Bouffant di Trân Anh Hùng, Firebrand di Karim Aïnouz; La chimera di Alice Rohrwacher; Orlando, ma biographie politique di Paul B. Preciado sono altri, tra i nomi da citare. Tra gli italiani, ancora, da segnalare: Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Gli immortali di Anne-Riitta Ciccone; À la recherce di Giulio Base e Misericordia, di Emma Dante. Ci saranno poi, all’Auditorium, Volare, l’opera prima di Margherita Buy e quella di Michele Riondino; Palazzina Laf, Nuovo Olimpo di Ferzan Ozpetek e Cento domeniche di Antonio Albanese, alla sua quinta regia.
Tra i documentari Mur, altro esordio alle riprese. Questa volta si tratta di Kasja Smutniak; Roma, santa e dannata, un viaggio nella notte romana, in cui Roberto D’Agostino si confronta con l’amico Marco Giusti, entrambi sotto l’occhio di Daniele Ciprì. Unfitting, corto d’esordio di Giovanna Mezzogiorno – a conferma ulteriore della declinazione al femminile – con Carolina Crescentini, attrice vessata; Enigma Rol di Anselma Dell’Olio, su Gustavo Rol, sensitivo torinese, amico e consulente di tanti cineasti italiani.
Tra le serie tv: Mare Fuori 4, ma anche I leoni di Sicilia. La Storia, di Francesca Archibugi, dal romanzo di Elsa Morante, con Jasmine Trinca ed Elio Germano e Suburræterna, prequel, o reboot, comunque lo si voglia intendere, di Suburra.
Ci sarà spazio anche per la musica, grazie agli approfondimenti su personaggi come Gaber o Maria Callas. E poi, ancora, Zucchero e Fela Kuti. Tra i restauri, c’è pure Ciao Ní! di Paolo Poeti, thriller musicale del 1979, su e con Renato Zero.
Nell’ambito dell’omaggio ad Isabella Rossellini, Premio alla Carriera 2023, sarà presentato, infine, A Season with Isabella Rossellini di Marian Lacombe, omaggio alla Star figlia di Ingrid Bergman.
In generale, il programma prevede, oltre al Concorso Internazionale, una serie di incontri con il pubblico, eventi, proiezioni speciali e omaggi. In cartellone, anche Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema dedicata alle giovani generazioni, che si svolge nelle medesime date della Manifestazione, con un proprio regolamento.
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