Soft girl beauty: dove si dirige il futuro della bellezza…
Chi ne sa la classifica come Soft girl beauty, tendenza operativa già da qualche mese e che rispolvera l’idea di un ritorno alla naturalezza. Parliamo di Make up, ma potremmo ugualmente discorrere di unghie, di capelli… insomma, via alle sovrastrutture e largo al nuovo slancio di un’immagine, di per sé, pulita, fresca, il più spontanea possibile.
Ecco allora che l’impatto visivo – come è ovvio che sia – si pone alla base di questa repulisti.
Dunque, in primo piano è la pelle, curata e luminosa. Scartati i prodotti eccessivamente coprenti, anche il contouring si disegna meno evidente. Accennato, ma senza esagerare, per un risultato che presuma ‘portabilità’. All’uopo, mascara, fard leggero sui toni del rosa, una passata di gloss lucido sulle labbra. Il blush è sicuramente il prodotto di punta, in questo contesto così minimale, meglio se fluido o in crema, applicato sulla parte alta degli zigomi e poi sfumato delicatamente verso l’esterno, con un effetto lifting, praticamente immediato. I toni cromatici? Si va dal pesca all’albicocca fino al corallo e al ciliegia. Caldi, insomma e accoglienti; capaci di virare, seppur di poco, a seconda dell’incarnato. ‘Scarsa’ la matita sotto gli occhi, vicino al naso, evidenziando o tratteggiando lievi lentiggini. Giusto un vezzo in più, un po’ come poteva essere, un tempo, l’abitudine a ri-tratteggiare l’azzurro delle vene.
E, se il trucco parla chiaro, il parrucco non è da meno. Quel che occorre ai capelli si serve essenzialmente di componenti naturali, ecologici e sostenibili, al pari dei cosmetici per viso e corpo. D’ispirazione, in tal senso, lo stile Cottagecore, movimento estetico che – come intuibile – omaggia la semplicità e la genuinità dello spirito country e della vita di campagna, rievocando l’iconografia di prati fioriti e di suggestioni bucoliche. Traduzione letterale, nell’universo dei capelli, in una serie di trecce, code, fiocchi e nastri, da inserire tra le chiome.
Una riscoperta verso la naturalezza, che non fa eccezioni e che ha finito per coinvolgere anche nomi illustri dello spettacolo, da Pamela Anderson alle sorelle Kendall e Kylie Jenner. Tutte, prese a riscrivere nuovi canoni estetici, all’insegna dell’autoironia e… dell’acqua e sapone. Messi da parte i look appariscenti, la Generazione Z preferisce, in sunto, mostrarsi così come è, al naturale, volendo trasmettere, soprattutto, un messaggio di autenticità, linea d’intesa tra le celeb accreditate e la gente ‘comune’, sorta di percorso trasversale verso un genere di umanità, che si mostri accogliente, vera, rassicurante.
TANTE NOTIZIE, IN FATTO DI MAKE UP
QUANTE COSE SA SAPERE SUI CAPELLI…