Mosting: metodologia dell’illusionista senza pietà

Mosting: metodologia dell’illusionista senza pietà

Del ghosting ci è già capitato di parlare. L’abitudine, cioè, ad assumere condotte altamente ed emotivamente nocive, a carico dell’altro – o altra – peculiarità dell’Era Social, con tutto l’onere di tecnologia – vedi le numerose app per conoscersi – e di danni e dolore che si trascina dietro.

Si sparisce nel nulla, nel caso specifico, all’improvviso, senza spiegazioni, per troncare una relazione. Da un momento all’atro, l’idea di un Amore con la A maiuscola svanisce. Rimangono le briciole, in compenso, o meglio, i cocci di sogni infranti, desideri disillusi e un’infinita quantità di lacrime, destinate a cadere, almeno per un po’.

Ebbene, l’ultima trovata della manipolazione adesso indossa il nome di Mosting combinazione di most e ghosting. Crasi di un’esasperazione comportamentale, niente affatto divertente per chi la subisce.

Così, prima di darsela a gambe, durante i primi appuntamenti, le prime uscite… gli atteggiamenti si dipingono esagerati. Un’overdose di complimenti, attenzioni, immotivati ed inspiegabili regali, gesti d’affetto spesso non richiesti, persino dichiarazioni d’amore. Tutto, evidentemente troppo accelerato, troppo intenso, troppo di fretta… per risultare credibile.

Eppure, il vero talento consiste nel ricoprire ogni manifestazione di un manto di autenticità. Non è ancora definito un legame affettivo o emotivo e quest’aura di apparente genuinità non fa che confondere il malcapitato/a di turno, agganciandolo alla rete che, a breve, lo trascinerà negli abissi.

Proprio nel momento in cui il livello di credibilità raggiunge il picco, ecco che la ‘persona’, banalmente, senza preavviso, sparisce. Cala il sipario e, a far bella mostra di sé, davanti agli occhi dell’ignaro e impreparato spettatore o spettatrice rimane tutta una sequela di domande irrisolte, un estremo grado di stress e un irrimediabile senso di abbandono e di vuoto.

Traditi, nell’istante in cui si era più vulnerabili e con un’enorme sensazione di inadeguatezza a fare da corollario. Di qui, un calo ponderale e fisiologico dell’autostima e il palesarsi di tutta una serie di sensi di colpa. “Quando qualcuno ti ignora, significa che non meriti nemmeno di ricevere una risposta. E’ un duro colpo al nostro senso di valore sociale“, rincarano gli esperti.

Proteggersi, al riguardo, non è sempre facile. Esistono, ciò nonostante, alcune strategie, atte ad intercettare eventuali ‘maniere sospette’. Colpo di fulmine o Mosting? Questo ce lo dirà solo l’esperienza diretta. Se, però, sin da subito, ad esempio, il partner si dimostra così tanto premuroso da metterci a disagio, è il caso, forse, di ‘appizzare le orecchie’. Suggerire al cervello l’ipotesi che si tratti, in verità, di una strategia.

Quando l’altro/a “fa affermazioni molto forti in pochissimo tempo, come dichiarare che vi vuole sposare, anche se vi siete appena conosciuti”, tenetevi all’erta. Ultima notazione, possibili brevi ma frequenti latitanze, prima della sparizione definitiva. Approfondire se si abbia a che fare con la mera casualità, piuttosto che con qualcosa di assai più articolato, non è mai un errore.

Certo, meglio sarebbe, tutto sommato, evitare le ferite ma, dovendoci fare i conti, tanto vale trasformarle in un’opportunità per conoscersi e diventare più forti. Imparare a proteggere il proprio cuore, senza chiudersi al mondo e, nel caso non si abbiano da soli le armi necessarie per cimentarsi nella dura battaglia, tanto vale ricorrere ad un professionista, capace di fornirci gli strumenti necessari.

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