Lancaster, regina nel servire le regine…

Lancaster, regina nel servire le regine…

Della serie: ‘Belle si nasce‘ ma anche, un po’ si diventa… così, almeno, ci insegnavano e ci insegnano le Star di Hollywood. Quelle di adesso e, ancor prima, quelle dei tempi d’oro, attraverso – anche – la scelta di cosmetici all’avanguardia e fortemente efficaci.

Ecco, allora, che la marca preferita niente di meno che da Garce Kelly lancia sul mercato la sua linea di prodotti anti-age, liftante e rassodante, pronta ad assurgere al ruolo di preferita, tra tante.

Dell’attrice, sappiamo che fu capace di stregare, letteralmente, per mezzo del suo fascino, persino il Maestro del brivido, Alfred Hitchcock. Della principessa, rivendichiamo il ruolo, sostenuto fino alla fine, in quel terribile avvenuto nel 1982, in maniera irreprensibile e responsabile.

In questo breve ma intenso percorso, la bellezza della Diva e, ancor prima, della Donna, si è sempre conservato intatto, intriso di innata eleganza. “Ghiaccio bollente“, così come era stata nominata e promoter – Lei – dei prodotti Lancaster.

Storie che si intrecciano, quella della Stella del Cinema con la Casa cosmetica, i cui elaborati vennero ideati, in prima battuta, in quel di Monaco, nel 1946, dal chimico Eugène Frezzati e dall’imprenditore George Wurz.

Un lavoro artigianale, inizialmente, messo a punto nel garage di una villa di Montecarlo, fino ad arrivare alla grande industria di oggi, rilevata nel 1996 dalla multinazionale Coty.  

Un nome, a dire la verità, mai tramontato e costantemente innovativo. Frezzati aveva capito che la pelle ha in sé le capacità di autoriparazione, da stimolare con attivi appropriati. Il concetto gli era stato trasmesso dagli studi pionieristici di un oculista russo, tale Vladimir Petrovic Filatov.

Fu così che lo studioso prese a formulare una crema di giovinezza a base di estratti di placenta umana. Nasceva, pertanto, nel 1947, la Crème Embryonnaire, ulteriore escamotage per procedere con disinvoltura nella ricerca. Fu la volta, quindi, delle creme da giorno, da notte, per le mani e per il corpo.

Determinante, nella fase di invecchiamento – stando alle convinzioni di Frezzati – l’esposizione ai raggi UV. Di qui, la produzione di solari anti età. Il primo, pure, ad inserire in un soin per il viso il retinolo, tanto per fare un esempio.

Una marca, insomma dal DNA aristocratico, con il vanto dell’eccellenza e dal grande spessore scientifico. Caratteristica, che tutt’ora non smentisce se stessa. La linea Golden Lift, compendio dell’expertise dei ricercatori che lavorano nei laboratori di Monaco, mira a contrastare il foto invecchiamento, andando a stimolare la creazione di nuovo collagene e la rigenerazione delle fibre elastiche. La pelle, riassunto, si rassoda in profondità, diventa più soda; mentre le rughe si distendono. La formula si arricchisce, poi, di un complesso d-peptidico, che aumenta del 158% la produzione di elastina. Il retinolo è incapsulato, a sua volta, in particelle lipidiche a effetto calamita, che giungono in profondità, stimolando la produzione di nuovo collagene del +50%, grazie anche all’effetto del retinale vettorizzato.

In gamma, si distinguono la Crema Modellante, la Crema Modellante con SPF 15, il Siero Rassodante, e l’Eye Lifting Cream. Le prime due rassodano, scolpiscono i volumi, riempiono le rughe, nutrono l’epidermide e minimizzano le macchie scure. Il siero ha in più un fermento di bacillus liftante; mentre il contorno occhi contiene caffeina, gingko biloba, ippocastano e filler pigmentati, che riducono borse e occhiaie.

Il tempo, all’occorrenza, per verificare i primi risultati? Due sole settimane e l’aspetto assume un’allure decisamente ‘Reale’…

LEGGI ANCHE: Grace, che di grazia e virtù si volle donare…

LEGGI ANCHE: ‘Mammamia, che paura!’