Antichi borghi: nostalgia di un passo lento, a volte ancora possibile…
Acquistare una casa in un centro storico. Scelta ideale per chi, devoto al principio di conservazione, apprezza la bellezza artistica e il valore storico-architettonico degli antichi borghi. Contesti, che traboccano di tradizione e consentono un’esperienza abitativa ‘altra’, alternativa alla politica dell’abitare contemporaneo. Sfida: partica, economica, logistica, con tutto quel che comporta…
Vantaggi e svantaggi, insomma, coerentemente allegati, da valutare e non sottovalutare. Se, dunque, rimangono garantite la memorie del passato e le atmosfere, suggestive; altrettanti costi elevati di manutenzione, vincoli normativi ed eventuali disagi fanno da contraltare, ad una situazione, in cui ogni elemento va ponderato con dovizia.
Partiamo, allora, dai pro, vale a dire dalle facciate degli edifici – tanto per fare un esempio – racconto vivente di storie centenarie. Strade e vicoli conservano una dimensione umana; mentre il ritmo della vita sembra abdicare ad abitudini stressanti, in favore di altre, meno concitate.
Sogno, che si va scontrare con aree diversamente frequentate, regolate da decreti stringenti e caratterizzate da edifici che, spesso, richiedono interventi manutentivi importanti. Tra le principali incombenze, proprio il riadattamento degli stessi immobili, spesso antichi e soggetti a deterioramento. Impianti elettrici, idraulici e sistemi di riscaldamento sono, di frequente, obsoleti e richiedono aggiornamenti costosi. Inoltre, molti edifici non soddisfano gli standard attuali di efficienza energetica, richiedendo ulteriori esborsi per il riscaldamento o il raffreddamento.
Le restrizioni normative rappresentano la seconda nota dolente. I vincoli legati alla tutela dei beni culturali possono rendere, difatti, difficoltoso apportare modifiche e l’iter burocratico per ottenere i permessi è spesso lungo e complesso. Non solo, in alcuni casi lo Stato vanta persino diritto di prelazione sull’acquisto dell’immobile.
Non vanno trascurate, poi, le considerazioni logistiche. Quel che attiene al traffico urbano, per dirne una, di frequente limitato o vietato, il che rende difficile accedere alla casa, con mezzi privati. Gli spazi esterni: terrazze o giardini, rari. Il rumore e l’affollamento causati dall’afflusso turistico. I prezzi, infine, generalmente elevati e non sempre accessibili.
A risarcimento, il valore economico e simbolico – e destinato a lievitare nel tempo – delle proprietà, caratterizzate da storie uniche. Il contesto, fortemente e autenticamente privilegiato, ricco di monumenti, palazzi e scorci pittoreschi. La vicinanza a luoghi di interesse culturale e a servizi di qualità – negozi, ristoranti, uffici e mezzi pubblici – per non parlare del senso di appartenenza alla comunità, fattore oramai desueto e che costituisce, già di per sé, un vero tesoro.
Gli interni? Pavimenti in cotto, travi a vista, soffitti affrescati e altri dettagli architettonici originali sono tesi ad arricchire l’esperienza abitativa e aumentano anche il valore della costruzione, rendendola inoltre motivo per generare reddito aggiuntivo.
Il consiglio, in tal senso, è allora quello di puntare su un affitto a breve termine, magari facendo leva su piattaforme dedicate, oppure ripiegare sulla formula Bed & Breakfast. Modo, questo, per rientrare nei costi ed equipaggiarsi di una strategia a lungo termine, che ripaghi fin nel dettaglio da ogni possibile inconveniente.
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