Io? Viaggio nuda

Io? Viaggio nuda

Flying naked: vale a dire volare nudi. E’ questa l’ultimissima tendenza di viaggio, che ha preso piede soprattutto grazie al passaparola, merito dell’effetto Social. Dotata persino di hashtag di riferimento:  #flynaked oppure #nakedflying, non è – tuttavia – quel che sembra. Rappresenta – vero – la più recente moda nello spostarsi ma i vestiti presi in considerazione sono quelli da posizionare in valigia e non certo quelli da indossare, o meno.

Traduciamo, allora: salire su un aereo, equipaggiati… del minimo indispensabile. Salvezza per quanti, spesso in movimento, si ritrovano a dover fare i conti con una ridda di bagagli, non sapendo ridurre la scelta all’essenziale. Risultato: ci si riempie di indumenti e accessori che potrebbero ‘fare alla bisogna’ e che, con tutta probabilità, finiranno per rimanere inutilizzati.

Di qui, la decisione, drastica ma capace di semplificare le cose. Si parte, cioè, solamente con quel che si ha indosso e gli effetti personali, ovvio: soldi, telefonino, eventualmente un pc e gli immancabili documenti. Niente spese extra, in compenso, a discapito del portafogli. La maggior parte delle compagnie aeree, difatti, ha aumentato le tariffe e fa pagare un sovrapprezzo, per il bagaglio a mano più grande. Non solo. Niente rischio di smarrire le proprie cose e si esclude, pure, il dover attendere tempi biblici per la riconsegna, una volta atterrati in aeroporto.

Chiaramente, la formula si adatta soprattutto ad itinerari brevi. Allungandosi i tempi di permanenza nasce l’esigenza di acquistare, magari, il necessario, là dove ci si trova e poi, doverlo ‘abbandonare’, una volta in procinto di ripartire. Spreco, insomma: di soldi e materiale. Altrettanto, non sostenibile né economico pensare di spedire ciò di cui si ha bisogno, per tenersi leggeri e trovare tutto, poi, a destinazione.

In generale, l’approccio consente di vivere la partenza con molto meno stress. Non ci si deve preoccupare di borse sovraccariche o giocare a Tetris, per incastrare tutto in una borsa.

Da notare, però, che la formula, sia pur efficace, non si adatta a tutti. C’è chi ha bisogno di avere con sé gli oggetti personali, chi non intende rinunciare ai propri agi. Non tutti, insomma, rientrano nella categoria dei viaggiatori minimal, proseliti del less is more. Dunque, moda sì, partenze intelligenti pure ma poi ognuno, in definitiva, rimane libero di scegliere quel che che meglio si confà al personale modo di essere.

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PARLIAMO DI VIAGGI… A TUTTO TONDO