Dolce & Gabbana ‘made in Tuscany’ per le sfilate di settembre
L’appuntamento, come di consueto, è a Firenze. Una due giorni – il 2 e 3 settembre in arrivo – all’insegna dell’artigianalità. Questo, almeno, stando all’interpretazione che ne fanno, per l’occasione, Dolce & Gabbana.
L’alta sartoria uomo e l’alta moda donna saranno a stretto braccio con il Cuoio di Toscana. Una collaborazione, scelta in virtù dell‘allure di eccellenza di cui si ammanta il Consorzio. Leader assoluto nella produzione di cuoio da suola, vanta quote di mercato pari al 98%, per quanto riguarda l’Italia e oltre l‘80% a livello europeo, contando, come partner, le principali griffe internazionali.
‘Arruolato’, quest’ultimo, per la realizzazione di pezzi esclusivi: un capospalla, una borsa e un paio di scarpe, che Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno inserito nella collezione maschile e che faranno capo anche alla copertina di un libro – edizione limitata, si intende – dedicato agli artigiani della città che da molti è ritenuta il fulcro dell’arte.
Un contributo di Serie A, atto a far emergere il lavoro delle sette aziende, intente a produrre un elaborato unico, poiché ottenuto dalla concia lenta al vegetale. Un principio antico, basato sull’utilizzo di tannini naturali ricavati dal legno di castagno, mimosa e quebracho.
Il marchio, del resto, è nato nell’idea di farsi portavoce nel mondo di uno tra i distretti, ‘primi‘ interpreti di un concetto antico e moderno al tempo stesso.
Le aziende che aderiscono al brand sono tutte, infatti, in provincia di Pisa.
“Il Rinascimento fiorentino per noi rappresenta lo straordinario, la creatività pura, l’abilità manuale di altissimo livello; così come l’amore per l’arte, il Fatto a Mano e l’Italia sono da sempre punti fermi del nostro lavoro. Coinvolgere gli artigiani è stata una scelta naturale, siamo stati conquistati dalla loro sapienza, maestria e devozione“, raccontano, fieri, gli Stilisti.
E parole di elogio giungono anche dal fronte opposto: “La tre giorni di eventi Dolce e Gabbana, in collaborazione con Pitti Immagine e il Comune di Firenze, ha portata internazionale“, spiega Antonio Quirici, presidente del Consorzio Cuoio di Toscana. “Promuove l’immagine della città e del suo indotto, in maniera alta e importante. Per questo è in linea con gli obiettivi del Consorzio che – a sua volta – promuove il valore di una materia prima così iconica e sostenibile, apprezzata e riconosciuta su tutti i mercati. Questo evento è per noi motivo di orgoglio, perché celebra la maestria e il prestigio del Made in Italy e del Made in Tuscany, valori che sono comuni“.
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