Marilyn Monroe… l’ennesimo segreto. Prima di morire, portava in grembo un Kennedy
Tante, forse troppe, se ne son dette riguardo alla dipartita, subitanea, di una tra le star hollywoodiane più rimpiante di sempre. La morte di Marilyn Monroe ha lasciato in eredità una scia di chiacchiere e illazioni che, di tanto di in tanto, si arricchiscono di nuovi capitoli.
E’ la volta, adesso, della rivelazione di un ennesimo segreto. Un ipotesi ventilata, in passato, ma che, sepolta nella tomba insieme a Norma Jean, ha fatto di tutto per non lasciar traccia di sé. Almeno fin qui. A scoperchiare il vaso è Fred Lawrence Guiles, autore dell’ultima biografia, che racconta la tragica fine dell’icona degli anni ’50.
Come da copione, sono coinvolti i fratelli Kennedy, John e Bob, entrambi, secondo i rumors, amanti della Monroe. Lo scrittore si sofferma sull’indagine degli eventi che caratterizzarono gli ultimi giorni della diva, quelli che ne hanno preceduto la morte, alla ricerca di quanto potrebbe averne suggestionato le condizioni psicologiche.
Pare infatti, secondo la teoria di Guiles, che Marilyn avesse appena affrontato un aborto. L’interprete di Niagara – (regia di Henry Hathaway, 1953) – sarebbe stata in attesa di un figlio indesiderato, nell’estate in cui perse la vita. Bambino che, secondo la tesi, potrebbe appartenere ad uno dei due esponenti della famiglia che condizionò le sorti degli Stati Uniti, in quello stesso periodo.
Esce la biografia, inedita, firmata Fred Guiles
Norma Jean – The Life of Marilyn Monroe. Questo il titolo della biografia, inedita. Un ritratto che, senza accanimenti, rivolge lo sguardo, intenerito e malinconico, verso un carattere fragile, una personalità vulnerabile.
Sono molti, del resto, coloro i quali, avendo vissuto in prima persona l’epoca in questione, sono rimasti sopraffatti dai dubbi, increduli e smarriti di fronte alla scomparsa della 36enne, e restii a darsi pace.
L’attrice – secondo i racconti della cronaca – fu trovata morta nel suo appartamento di Los Angeles, la notte del 6 agosto del 1962. Una tra le pagine più intense e tragiche della storia di Hollywood. Il corpo della donna fu trovato privo di vita, a causa di un mix di barbiturici, sulla cui assunzione non è mai stata fatta chiarezza.
Così, le ultime ore di vita di colei che aveva raggiunto l’Olimpo del glamour e del potere sono rimaste, negli anni, avvolte nel mistero. Si parla di un periodo caratterizzato da forte instabilità emotiva. E’ vero. Anche Guiles calca l’accento sulla depressione di cui fu vittima Marilyn, delle incessanti sedute dallo psichiatra, del senso di abbandono che la pervadeva.
Le ombre che condussero all’aborto
La teoria di una gravidanza nell’estate in cui morì non è nuova, dicevamo. I primi gossip, al riguardo, risalgono agli anni ’90, in cui girava voce che, nel giugno del ’62, l’artista si fosse recata in Messico, appunto per abortire.
Dove, allora, la novita?
Guiles sostiene che sì, Marilyn fosse incinta quell’estate. Ma che, una volta assunta la decisione di interrompere il suo stato, in quel di luglio, non dovette allontanarsi poi così tanto. Il 20 del mese in proposito la stella del grande schermo, sotto falso nome, si fece ricoverare presso il Cedars Lebanon Hospital di Los Angeles.
Un evento che – a quanto pare – l’avrebbe segnata irreversibilmente, con conseguenti ripercussioni psichiche sulla salute. Stando a quanto emerge dall’originale rilettura dei fatti, la paternità del nascituro potrebbe attribuirsi ad uno dei Kennedy – John o Robert – non è dato sapere, gli stessi che, a detta di Joe Di Maggio, primo marito della Monroe, possono considerarsi – parole testuali – come i suoi due “assassini”.
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