In Gran Bretagna, la rivolta dei Gabbiani
Tra le tante emergenze – dal Coronavirus al Crollo dei Mercati, minacciate o meno – adesso ci mancava anche questa. Succede nella cittadina di Worchester, in Gran Bretagna, dove gli abitanti hanno dovuto affrontare un nuovo e inaspettato imprevisto: un vero e proprio attacco, da parte dei pennuti.
Un tempo c’era Jonathan Livingston, armato della sua voglia di volare. “Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già. Allora imparerai come si vola“, suggeriva, attraverso le pagine del suo racconto, l’autore Richard Bach. Oggi la realtà si descrive decisamente diversa.
I volatili, lungo la costiera britannica, hanno assunto le sembianze di feroci animali da cui necessita difendersi. Affamati, di solito si avvicinano alla riva per pescare ma, ultimamente, l’odore del cibo finisce per attirarli fino in città.
Un po’ come succedeva in un altro racconto – di Daphne du Maurier – reso poi celebre dal cineasta che ne ha fatto un cult, Gli Uccelli si riappropriano dei personali – e non – spazi, e li rivendicano imperiosi, prepotenti, lasciando sbigottiti ed increduli quanti si trovano lungo il loro cammino.
L’ultima scorribanda risale allo scorso weekend. Di mira, gli alimenti che, generosamente, erano stati donati in beneficenza, in favore dei meno fortunati. Come d’abitudine, presso il Banco Alimentare, che si occupa della raccolta e della distribuzione, erano state lasciate borse, colme di generi di vario tipo. Una leccornia, se non per gli umani, di certo per i gabbiani che, per l’occasione, hanno banchettato con i dovuti crismi.
Pericolo Gabbiani, è c’è chi propone l’abbattimento
A dirla così, vien perfino da sorridere. Ma la situazione non è poi così divertente per chi la vive, in prima persona.
Onde evitare che l’accaduto si verifichi ulteriormente, sulla pagina Facebook dell’associazione di volontariato si avvertono i donatori che ci sarà un cambio, nella prassi di consegna del cibo. “Le vostre donazioni sono tanto importanti per noi. L’ultima cosa che vogliamo è che servano da banchetto per i gabbiani. Questo, malauguratamente, è ciò che è successo alle buste, lasciate nei pressi del nostro magazzino, quando eravamo chiusi. Per favore, ricordatevi di portare le donazioni solo quando siamo aperti o di contattarci, così da poter organizzare una raccolta, porta a porta“. Queste, dunque, le misure a seguire.
La salvaguardia, tuttavia, non si limita ai contributi volontari. I volatili hanno ormai preso d’abitudine attaccare chiunque rechi in mano buste contenenti cibarie o, addirittura, stia mangiando mentre cammina.
Il ripetersi degli episodi ha acuito il malcontento ed ora la popolazione chiede al Sindaco di porre rimedio. Già lo scorso anno, un Consigliere aveva presentato una mozione, a tal proposito. Una soluzione estrema, attuabile solo in caso di serio rischio per la salute pubblica.
L’ennesimo modo – forse poco politically correct, ma di certo efficace – che Madre Natura adotta, per ricordarci quanto siamo fragili ed esposti e chi, realmente, tiene le redini del mondo.
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