Pelle raggrinzita in acqua? Ecco i motivi, secondo la scienza
Secondo alcune attempate ricerche, quando le mani restano in acqua e la pelle si raggrinzisce, la presa migliora… ma la verità è un’altra.
Vi è mai capitato di tenere le mani a mollo, in acqua, per diverso tempo? Dopo un po’, assumono un aspetto raggrinzito. Una constatazione, che stupisce e fa sorridere. Ebbene, se finora gli studiosi hanno garantito che il suddetto fenomeno aiuti nel migliorare la presa, oggi, nuove ricerche hanno attestato che non è proprio così…
Dopo aver fatto un lunghissimo bagno a mare oppure nella vasca di casa, le dita sembrano assumere l’aria di un codice a barre. Ebbene, il messaggio che il corpo ci invia è semplice da decifrare. Ci sta dicendo che… abbiamo necessità di asciugarci le mani. Tutto qui.
A tal proposito, è stato condotto un esperimento, su un gruppo di 40 volontari. Alcuni con le mani asciutte, altri bagnate. A questi ultimi è stato chiesto di provare ad afferrare più di un oggetto, munendosi di pollice e indice. Gli stessi, andavano poi infilati in un foro di soli 5 cm.
Ne è emerso un nulla di fatto. Bagnate o asciutte, la questione non cambia.
Risultati – a detta degli esperti – a dir poco sconvolgenti, che hanno ribaltato la vecchia tesi.
I ricercatori hanno notato che, quanti in possesso di mani rugose, impiegavano, per compiere l’operazione, il medesimo tempo utile per gli altri. A conferma dell’inedita scoperta, sono stati effettuati altri due test. Poi, una volta tratte le conclusioni, si è provveduto a rendere noto quanto sopra.
Inoltre, il nuovo studio ha anche messo a tacere la teoria, secondo cui le grinze sulle mani rappresentino un’eredità, derivata dal processo evolutivo. E’, semplicemente, causa dell’umidità, con la quale si viene a contatto.
Un’analisi, quella appena raccontata, tra le più accreditate al riguardo, tanto da insignire quanti ne hanno preso parte, dei famigerati IgNobel.
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