Lady Diana: una spy story dall’afflato infinito…
Uccisa. Oh no, non lo si grida, piuttosto lo si sussurra. Fievole bisbiglio che, da quel lontano agosto 1997, agisce sotto traccia, sulla sensibilità della gente e sull’immaginario, che spinge a cercare una ragione ‘altra’ nella dipartita di colei che ha saputo rappresentare, nel Regno dei costumi azzimati, un segno di libertà e anticonformismo. Un’isola felice, brezza d’aria pulita laddove, per costume, la polvere è meglio nasconderla sotto il tappeto.
Ora il mormorio riprende volume. Diana Spencer e l’allora compagno Dodi Al-Fayed ritornano al favore delle cronache, in attesa dell’ennesimo dettaglio morboso, dell’ulteriore illazione, forse… in cuor nostro, di un briciolo di verità, che solo basterebbe a placare il dolore di chi, amandola sinceramente, l’ha persa.
Cospirazione nella cospirazione, a riportare in auge le teorie complottiste è il gruppo Anonymous. Si parla di prove, documenti, che starebbero a testimonianza di un piano, ordito ai danni della Principessa d’Inghilterra.
Testimone di uno stupro
Una pagina di storia complessa, infarcita di menzogne, di ‘non detti’, di reticenze che, da 23 anni, accompagnano la morte di Lady D., in quella notte di Parigi che l’ha portata via, feroce e rapida, come uno strappo improvviso. E suggerendo sviluppi mediatici e giudiziari, che non sembrano trovare pace, neppure adesso.
Lady Diana assassinata. Secondo la celeberrima rete di hacker, il movente non sarebbe tuttavia da ricercare nella relazione con l’ultimo pretendente – Dodi Al-Fayed, per l’appunto – malvista alla Famiglia Reale Inglese. La ragione andrebbe, invece, rintracciata in un episodio, infausto, a cui la Principessa deve, involontariamente, aver assistito. Testimone di un crimine, dunque e, per questo, inesorabilmente condannata. Ma andiamo ai fatti…
Una donna, al servizio dei reali inglesi, sarebbe stata stuprata da un altro dipendente, uomo assai vicino al Principe Carlo, tanto da occupare, ancor oggi, la posizione privilegiata di allora. Ebbene, pare che la Spencer, venuta a conoscenza dell’accaduto, abbia minacciato di rendere pubblica la vicenda.
Poche mosse. La donna in questione esiliata da Corte, con cospicua liquidazione: 30mila sterline. E tutti zitti. Tranne Lei.
Diana avrebbe chiesto l’intervento del delfino britannico, minacciando di divulgare l’accaduto e facendo scoppiare – come prevedibile – uno scandalo. L’ex Principessa – anche qui si tratta solo di ‘pare’, di ‘sembra’… – sarebbe entrata in possesso di una registrazione, contenente le prove della violenza.
Una fardello eccessivamente scomodo per chi, a Buckingham Palace, tanto si era affaccendato per coprire le magagne, evitando così di offuscare l’illustre immagine della Corona. Impeccabile, come sempre. Putrida, sotto sotto… almeno stando ad Anonymous.
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