Lady D. tentò quattro volte il suicidio. La verità in un documentario Netflix

Lady D. tentò quattro volte il suicidio. La verità in un documentario Netflix

“Being me. Diana“. Eccolo, l’ultimo racconto sulla donna che ha incantato il Regno Unito – targato Netflix – che potrebbe sconvolgere, per l’ennesima volta, gli animi della Royal Family.

Non è neppure uscito, ma già fa discutere il documentario, che racconta i numerosi tentativi di suicidio – se ne elencano almeno quattro – della Principessa triste. Un’esistenza tormentata, quella di Diana Spencer, che si spense la notte del 31 agosto 1997, a Parigi, in un incidente sotto Pont de l’Alma. Inseguita dai paparazzi. Braccata, tuttavia – se ciò che si racconta è reale – soprattutto da se stessa e da quel suo inconciliabile rapporto con la vita, tradotto in un matrimonio infelice e in una continua fuga, alla ricerca di una dimensione, probabilmente, più vera.

Il lavoro svolto dagli autori mira, per l’occasione, a far luce sulla ferita, aperta e mai chiusa, di una donna che, prima ancora di aver sposato l’erede al trono d’Inghilterra, ha voluto con tutte le sue forze manifestarsi per ciò che era. Anima forte e fragile, scivolata troppe volte e tante volte risollevata da un peso – quello dei suoi giorni – evidentemente più grande e radicale di lei.

Amata, dal suo popolo e dai suoi figli, William e Harry, che sempre hanno fatto di tutto per proteggerne l’immagine. Non da meno, arriva nelle vesti di docu-film l’uteriore lacerazione, inferta a chi – a gran voce – domanda solo silenzio.

Il progetto firmato Netflix che fa già parlare di sé

Si intitolerà “Being me: Diana“. Sarà suddiviso in quattro parti. Per ora, tuttavia, si tratta di un ‘si dice’. Il lavoro è in fieri e le decisioni ultime non hanno ancora visto il traguardo. Di certo, c’è l’indagine psicologica riguardo alle inquietudini che hanno accompagnato, sin dall’infanzia, Lady D.

Rampolla di una tra le più eminenti famiglie britanniche, la principessa del Galles era la quarta di cinque figli. Una principessa ‘senza nome’, almeno per la prima settimana di nascita. I genitori speravano entrambi in un figlio maschio.

Diana aveva solo sette anni quando i suoi si separarono. La madre aveva una relazione con Peter Shand Kydd, ed è l’amante che seguì, abbandonando… il resto. Nel suo libro, il giornalista Andrew Morton descrive il ricordo di Diana in quel momento: suo padre, Lord Althorp, che caricava le valigie in macchina, e lo scricchiolio della ghiaia del piazzale mentre Diana Frances, a bordo dell’auto, oltrepassava i cancelli di Park House.

Le nozze di Carlo e Diana

Poi l’amore, mai contraccambiato, con Carlo e il rigore di Corte, assai distanti dal linguaggio ‘vivace’ di un cuore che sembrava disegnato apposta per l’arte. Che si declinava nella dimensione della bellezza e della grazia. Esperta nuotatrice, con uno spiccato talento per la musica e per la danza. E un amore smodato verso i più piccoli.

Diana persona e personaggio

La serie – rivela The Sun – sarà realizzata dalla compagnia televisiva DSP, arredata da filmati inediti e interviste, rilasciate in parte dalla stessa Diana, in parte da chi, elemento del suo entourage, le è vissuto a stretto braccio. L’attenzione è focalizzata sugli eventi che hanno preceduto la separazione dal marito, nel 1992.

Del resto, la personalità anti-comformista si rivelò già quel 9 marzo 1981 quando, in vista del ricevimento alla Goldsmiths Hall di Londra, l’allora ‘fidanza eccellente’ scelse un outfit alquanto discutibile. Un provocante abito in chiffon nero, di due taglie più piccolo e dalla vertiginosa scollatura. Inaccettabile, per l’etichetta, blasonata e antiquata, di Palazzo.

In forse, la collaborazione con il Principe Harry

Non tutto, però, fila liscio. La delicatezza del tema trattato lascia aperti numerosi quesiti. Primo, tra tutti, la volontà di reiterare la collaborazione da parte del Principe Harry. L’ormai non più membro della Royal Family, ha collaborato con la piattaforma – in passato – per la realizzazione di uno speciale sul 75° anniversario di Thomas The Tank Engine.

La notizia della realizzazione in corso, considerando gli spettri della vita di Diana, che la produzione intende mettere in risalto, potrebbe turbare a tal punto l’ex Duca del Sussex, da spingerlo a rescindere la propria disponibilità. Va detto, persino la famiglia Spencer si è rifiutata di apparire nel documentario.

Tutto in forse, benché siano in cantiere una serie di programmi che vedono impegnata Meghan Markle.

Staremo a vedere. Nell’attesa, forse, potremmo spendere un briciolo del nostro tempo nel pensiero di Lei. Semplicemente per come era. Per come l’ha voluta salutare chi realmente l’ha amata: “Addio… anche se non ti ho mai nemmeno conosciuta. Avevi il decoro di rimanere te stessa…” Elton John

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