La favola buia di Miss X. Molestata dall’agente a cui aveva chiesto aiuto
“Sei davvero molto carina, perché non vieni a trovarmi la prossima settimana?“. Che voce può avere un orco: melliflua, dolce… e che sembianze può assumere? A volte, può vestire persino i panni di un agente di polizia. Nascosto, sotto un’aurea di solidarietà. Eppure il tutto, impercettibilmente – anche per chi è più ingenuo – continua a suonare di sinistro.
Così è stato per una giovane – di cui preferiamo tacere il nome – ormai adulta, vittima, in età adolescenziale, di stupri reiterati. Non bastasse il danno, anche la beffa, dal momento che, prima di venire presa sul serio, ci sono voluti ben 30 tentativi di denuncia. L’episodio più eclatante si è verificato all’età di 17 anni. Presso il distretto di polizia, in cerca di soccorso, sarebbe stata molestata perfino dall’agente che avrebbe dovuto – in teoria – darle una mano.
Una storia nera, dal momento che ragazza, preda degli abusi di un uomo molto più grande, rimasta incinta, era stata più volte malmenata, per indurla all’aborto.
Un inferno, a cui non pareva esserci scampo…
“Avevo 17 anni e lui era molto più grande. Ero praticamente una bambina che chiedeva aiuto. Ovviamente non sono mai andata a casa sua, ma mi ha confermato ciò che tutti gli uomini volevano da me. Anche la polizia mi vedeva come una sgualdrina“. Questo, stando al racconto della protagonista.
Raccapricciante l’idea che un rappresentante delle forze dell’ordine potesse guardarla con gli stessi occhi che le rivolgevano i carnefici. Inquietante – aggiungiamo noi – come, in taluni casi, i pregiudizi covino silenziosi e, nell’emergere, gettino veleno. Assai peggio di quel male autentico, quello che, almeno, si riesce a toccare. Che non si traveste perché, se non altro, ha il coraggio di presentarsi esattamente per ciò che è.
La ragazza non si è mai arresa, tanto che la sua determinazione ha condotto all’arresto di 4 uomini, che gestivano un giro di prostituzione minorile. Un’affare ‘grosso’, in cui erano coinvolte circa 1000 bambine.
“Voglio che chiunque abbia informazioni su questo tipo di abusi si faccia avanti, così eviteremo che altre ragazze diventino vittime“. E’ una preghiera accorata, quella della donna. Di più, una richiesta che suona della medesime intenzioni di tante e tante altre voci. Messe a tacere per forza, per paura, per la pochezza, che spesso ci abita.
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