‘Homo homini Lupus’… ma lo è anche per i lupi

‘Homo homini Lupus’… ma lo è anche per i lupi

Maschio, 14 mesi, 29,5 kg di peso, per ottime condizioni fisiche. Questo l’identikit del famigerato Lupo di Otranto – finalmente ‘al sicuro’ – che mostra evidenti i segni di un collare. A rendere certezza il sospetto che sia cresciuto in cattività.

Da settimane, lo si era avvistato in località Alimini, in cui sono presenti numerosi Resort. Nonostante l’ordinanza comunale avesse proibito di avvicinarsi e lasciare da mangiare, molti, tra i turisti, avevano preso l’abitudine di disseminare cibo nelle pinete circostanti, aumentando il rischio di incidenti. E la paura si è fatta concreta quando, a giugno, la fiera solitaria aveva strappato, con un morso, il vestito di una bambina. Il 10 luglio, un nuovo attacco aveva determinato il ferimento – sia pur non grave – di una donna, intenta nello jogging.

Aumentate condizioni di rischio, dunque, che hanno spinto Regione Puglia, ISPRA e Ministero Ambiente nella convinzione di operare alla cattura dell’animale. Del resto, ad occuparsene, è stato personale esperto, dotato di competenze biologiche e veterinarie e di comprovata esperienza, con la collaborazione dei Carabinieri Forestali del gruppo di Lecce e della Stazione di Otranto.

Attualmente, sono in corso le analisi, presso i laboratori di genetica della sede ISPRA di Ozzano dell’Emilia, per capire se si tratta di un lupo o, piuttosto, di un ibrido. Sia quel che sia. In attesa dei risultati, l’esemplare verrà trasferito presso il Centro Tutela Fauna di Monte Adone, nei dintorni di Bologna, dove un’area apposta è stata predisposta, per ospitare, nelle migliori condizioni (isolata al pubblico, in simbiosi con i consimili), la creatura della foresta: selvatica, affascinante, comunque; per quanto – alle volte – pericolosa.

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