Genesi one-off: design e mito per 500 elettrica
Fosse una favola, quella che stiamo per raccontare, sarebbe una fiaba interattiva, dove il fil rouge rimane comune, ma il finale si re-scrive, ogni volta, assumendo profili e connotazioni differenti.
Spalancate gli occhi, dunque, e preparatevi a sognare…
Basterebbe il racconto delle immagini a testimoniare come l’incontro fra talento delle idee e disposizione al gusto riescano a connotare qualcosa di unico. L’alta definizione della bellezza, di recente, si esprime attraverso una sintesi di innovazione e scelta di design, che si fa ambasciatrice di un comfort e di uno stile, tutti italiani.
Ecco allora che, quando si parla di one-off, viene subito in mente un ‘matrimonio’ di quelli nobili… raffinatissimi. Quello, cioè, tra la prima full-electric di FCA e marchi storici del made in Italy.
Partiamo da Armani. Il connubio entra a far parte di un progetto benefico, in cui il concetto di eco-sostenibilità si allarga a tutto tondo. Diventa lifemotiv, a sostegno di Earth Alliance, l’organizzazione non profit, fondata da Leonardo DiCaprio, che combatte il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità nel mondo.
Dotata di capote in tessuto, personalizzato con logo ‘GA’ così come i cerchi in lega, si caratterizza per gli interni in pelle naturale e inserti di legno rigenerato.
Altagamma, dal canto proprio, dal 2019 riconosce Fiat 500 come icona dell’Italian Lifestyle. Per l’occasione, pertanto, si veste del lusso, da sempre associato alle Maison Bulgari e Kartell.
Minimo comune denominatore, per entrambi i modelli rimane – come nel precedente – la sostenibilità, valore insito nella Fondazione, presieduta da Matteo Lunelli: “Con la sua straordinaria popolarità, nel corso di più di 60 anni è diventata un simbolo del nostro stile di vita. Le edizioni speciali testimoniano la potenza di iniziative congiunte fra marchi eccellenti e l’importanza del network di Altagamma, nel favorire collaborazioni intersettoriali tra il meglio del Made in Italy“. Parole, queste, che fanno da presupposto ad un’iniziativa benefica, di tutto rispetto.
Le vetture saranno, a breve, battute all’asta e il ricavato devoluto ad un Ente, in linea con i medesimi valori fin qui accennati.
Ecco, allora, che Bulgari si plasma a nuova vita, dando luogo ad un modello: B.500 “Mai troppo” concentrato di dettagli, in cui lo sfarzo fa da eco a raffinatezza.
Gli interni sono studiati in maniera sartoriale, le rifiniture pensate su misura e i materiali si scandiscono in gemme preziose. La ‘cabrio’, che deve la sua ispirazione alla Città Eterna, si fa notare per la vernice metallizzata, color zafferano Imperiale.
Nuance, questa, ottenuta attraverso l’integrazione di una speciale polvere d’oro, ‘scarto’ derivante dal processo di realizzazione dei gioielli presso la Manifattura della casa di moda, a Valenza.
La macchina gioiello, insomma. Rifinita, al centro, dalla stella Bulgari, ad otto punte, incastonata con uno scintillante pavé di diamanti. Mentre il volante incornicia, quasi, il Logo, montato con una combinazione di ametista, citrino e topazio.
Suggestioni, che riesce a recuperare, sia pur in un’espressione diversa, anche Kartell. L’auto elettrica, in questo caso, si distingue per l’uso delle plastiche eco-sostenibili. Fossimo alla Biennale, potremmo osservarla con gli stessi occhi incuriositi con cui si scruta un oggetto di design contemporaneo.
Un mix di materiali, che si muovono all’insegna del recupero. Le cornici dei fari, le calotte degli specchietti, la griglia frontale e persino le finiture dei cerchi sono realizzati in policarbonato riciclato.
Medesimo discorso per plancia e sedili; mentre i dettagli interni sono in polipropilene reimpiegato, al 100%. La skin, infine, di vernice blu, presenta un elegante effetto a specchio, fedele alla texture della lampada Kabuki, emblema della celebre Leader di settore.
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