Quelle macchine che hanno cambiato e cambieranno la storia
La si attendeva, attesissima, al Salone di Ginevra 2020 (appuntamento saltato, causa Coronavirus). Poco importa, la svolta elettrica del Gruppo FCA, voluta da Sergio Marchionne nell’ultimo piano industriale, poco prima della malattia, si era già fatta notare, emettendo i primi vagiti… dalla Lapponia.
FCA What’s behind: Vale a dire, cosa c’è dietro allo sviluppo di un modello. Questo il titolo e l’intenzione del video, girato nelle nevi di Arjeplog. E’ qui, ‘daltronde, che le principali Case automobilistiche si trasferiscono, per testare – a fronte delle rigide temperature – le capacità di performance delle batterie delle nuove elettriche.
Così è stato anche per La Prima Elettrica, rivisitata oggi in un look che, ancora una volta, mira a stupire. Delle caratteristiche, e delle infinite virtù, se ne spesso trattato. Resta ancora da definire l’argomento prezzo.
Si rivolgerà, la Fiat 500e, ad un target diverso – una vettura dall’animo tecnologico, lussuoso, divertente, pur senza perdere la dimensione urbana – ed è valutata per una cifra, che si aggira intorno ai 30.000 euro.
Quanti, al momento, non intendano convertirsi ai più recenti proponimenti del Lingotto, potranno ancora contare sulla versione a benzina: l’attuale modello, immatricolato nel 2007, rimarrà in produzione, con una motorizzazione mild hybrid, cosi come il resto della gamma Fiat.
La Prima, disponibile unicamente con la carrozzeria cabrio e completa nella dotazione – si va dai cerchi da 17″ diamantati ai sedili in eco-pelle; dalle finiture premium e “wallbox” di FCA (EasyWallbox) al cavo di ricarica, che supporta diverse potenze in AC, fino a 7,4 kW… non dimenticando il sistema di infotainment Uconnect da 10.25″, insieme alla strumentazione digitale da 7” e il caricatore in DC da 85 kW – costerà 37.900 euro.
Solo 500 esemplari; serie limitata – ovvio – e numerata, disponibile in tre colorazioni (Celestial Blue, Mineral Grey e Ocean Green).
I dettagli, del resto, sono – come ogni cliente che si rispetti pretende – esclusivi: Capote Monogram Fiat e badge numerato “1 di 500”, affiancato dal nome del Paese in cui l’auto è stata acquistata, per le prime 500 unità vendute.
Un’operazione che, dal clima scortese delle Terre del Nord, si trasferisce nel comparto torinese di Mirafiori. Una proposizione che punta a fare della nuova venuta parte integrante dell’elenco delle auto che, a tutti gli effetti, hanno cambiato la Storia…
Benz Motorwagen
Karl Benz: va riconosciuta a questo signore la responsabilità, se così la vuol chiamare, della prima vettura con motore a combustione. La sua tre ruote, visto il design, ad oggi non sarebbe neppure valutata alla stregua di una macchina. Tuttavia, il motore da 954 cc, da meno di 1 Cv di potenza, ha reso possibile il concretizzarsi di qualcosa che, fino ad allora, aveva rappresentato solo un sogno.
Ford Model T
Henry Ford è stato un vero e proprio antesignano. Con la sua Model T ha rivoluzionato l’idea di produzione di massa, ammettendo a pieno titolo l’automobile tra le poche, in grado di cambiare la storia.
Mini
Piccola, sì, ma prestante. E’ stata la prima, l’auto in questione, ad accoppiare la trazione anteriore con un motore trasversale, dimostrando che su risultati d’eccellenza si può sempre scommettere. Dimensioni compatte, spazio sufficiente per quattro persone e un’esperienza di guida avventurosa, l’hanno accreditata a modello, altresì, pratico ed economico. Una vera icona dei nostri giorni.
Tesla Model S
Le elettriche sono state relegate, per decenni, in fondo ai cassetti d’interesse dell’industria automobilistica, derise per le performance scadenti e per il design, secondo alcuni ai limiti del comico. Tesla Motors ha rivoluzionato il concetto, presentando al proprio pubblico un esemplare moderno, veloce, pratico, perfetta sintesi di stile de efficienza. Un’alternativa eco-chic, almeno all’inizio, che ora si appresta ad invadere il mercato.
Lamborghini Miura
Oggi le definiamo Supercar, ma è un termine, questo, che non avremmo mai potuto coniare, se non per merito della Lamborghini Miura, prima macchina sportiva a motore centrale a trazione posteriore. Carrozzeria, comfort, linee… tutto, pensato affinché l’esperienza del guidare assumesse in maniera sempre più esplicita i tratti di un’utopia resa tangibile.
Toyota Prius
La prima ibrida di massa. Amata, odiata, dibattuta… attualmente, non c’è Azienda, tra le più rinomate, che non ne annoveri una nel proprio Parco di produzione.
Land Rover
Non il primo veicolo off-road, certo. Tuttavia, il più commercializzato. Pop – popolare – appunto, tanto da rappresentare il 4×4 più acquistato, con numeri da capogiro. Un capostipite, volendo dirla tutta, antesignano del SUV.
LEGGI ANCHE: L’offensiva delle elettriche: il 2020 si ri-disegna green… e ‘battagliero’
CONSULTA LA SEZIONE MOTORI SUL SITO
Commento all'articolo