Galeotti quegli scatti e l’estromissione dal concorso

Galeotti quegli scatti e l’estromissione dal concorso

Il suo nome è Annaëlle Guimbi e la sua colpa è quella che vi stiamo mostrando: aver posato, nuda, in una campagna di sensibilizzazione per la lotta contro il cancro al seno.

Oh, nulla di male, sia ben chiaro. Se non fosse che la ‘nostra’ era tra le candidate – papabili alla vittoria – al concorso per Miss Guadalupa, apripista per l’elezione di Miss Francia. Niente scatti senza veli, prevede il regolamento. E così sia.

Annaëlle Guimbi

Decisione, giustificata direttamente dalla presidente, Sylvie Tellier, ex modella ed ex Volto Nazionale, a sua volta, nel 2002: “Il comitato di Miss Guadalupa ha ricevuto una segnalazione riguardo ad alcune foto della ragazza. E sebbene sia evidente che le immagini non abbiano nulla di osceno o di erotico, abbiamo applicato il regolamento, per evitare qualsiasi tipo di reclamo contro l’associazione di Guadalupa“. Punto e stop. Un’applicazione ‘letterale’ delle norme, esageratamente restrittivo, a detta – almeno – dei Social.

La giustifica, per la modella, è di aver posato per una causa meritevole. Vero, ha confermato la stessa Tellier; ma i ‘documenti’ in questione si sarebbero dovuti presentare prima. Per tempo, insomma, affinché la Commissione avesse modo di valutarne il contesto, senza il rischio di incorrere, successivamente, in ricorsi, da parte di altre concorrenti.

Sfortunatamente, questa magnifica avventura che è Miss Guadalupa finisce qui, per me. In effetti le foto che vedete sono contrarie ai valori di Miss Francia. Le regole sono quelle che sono, lo accetto ma continuerò sempre a difendere i valori che mi sono cari, come combattere contro il cancro al seno“. La diretta interessata liquida così la situazione, con un post su Twitter. Onesta, pacata, non senza un briciolo di rimpianto.

Fatto sta, il dibattito, ormai, è aperto. Lo è, a fronte, anche degli scatti che, sul web, immortalano corpi di donne: incinte, che allattano… solo donne, come la Natura le ha fatte. Eppure disturbanti, oggetto di censura; abbinati, malgrado tutto, a giudizi di ordine morale.

Il regolamento di Miss Francia non consente la partecipazione a foto, registrazioni audiovisive o qualsiasi evento che esponga le parti intime di una candidata. Sebbene i nostri regolamenti non prevedano esplicitamente eccezioni, sappiamo essere sensibili e flessibili, quando il contesto è particolare“. Così conclude Sylvie Tellier. Così ci si zittisce, nuovamente, riguardo a cosa sia, effettivamente, moralmente accettabile o men; come e fino a che punto una donna possa scegliere di fare uso del proprio corpo. Cosa, in pieno 2020, sia consentito. Cosa, ancora, no.

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