Così funziona l’ormone dell’amore

Siete figli di genitori separati o divorziati? Beh, preparatevi, allora, alla consapevolezza che il vostro corpo produce meno ossitocina di quanta ne potreste, in teoria, registrare se foste cresciuti in un contesto di famiglia ‘unita’.

Ad assicurarlo, i ricercatori della Baylor University, in Texas (USA). Il famigerato ‘ormone dell’amore‘, come è più comunemente conosciuto, viene in genere rilasciato in virtù di intense esperienze, garantiscono gli esperti. I momenti di sesso, ad esempio, durante il parto o quando, più semplicemente, ci si abbraccia.

Un elemento fondamentale nella gestione dei ritmi emotivi, che garantisce una sorta di benessere, sin dall’infanzia. Eppure suscettibile dei traumi che compromettono gli anni di crescita.

L’ESPERIMENTO

L’analisi ha preso in considerazione un campione di 100 persone – l’età compresa tra i 18 e i 62 anni – tra cui circa un terzo con alle spalle l’esperienza della separazione di mamma e papà (in media, in un’età compresa intorno ai 9 anni).

Durante l’esperimento, i ricercatori hanno chiesto ai volontari di bere una bottiglia d’acqua e di rispondere, in sequenza, ad una serie di quesiti inerenti al periodo dell’infanzia, alle recenti relazioni sentimentali, alle frequentazioni amicali, al livello di autostima, al senso di agio/disagio rispetto al contatto fisico. E ancora, al bisogno di approvazione e al livello di empatia nei rapporti.

Le successive analisi delle urine hanno poi evidenziato che “il livello di ossitocina era sostanzialmente più basso nelle persone che avevano vissuto il divorzio dei genitori, rispetto a chi non aveva mai fatto questa esperienza“, fa sapere Maria Boccia, leader dello studio. E prosegue: “i risultati indicano che i livelli di ossitocina sono influenzati negativamente dalla separazione dei genitori e possono essere legati ad altri effetti, già documentati nelle persone che hanno vissuto il divorzio dei genitori“.

E, in effetti, la scoperta non è da poco. Non in molti sono in grado di discernere quanto loro accaduto in fase pre-adolescenziale e liberarsi da vincoli mentali che finiscono per disturbare l’oggi. Agiscono sulla base di un modello ripetitivo comportamentale spesso inconsapevole, automatico, in parte preventivo di eventuali possibili episodi di dolore.

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