L’autunno titubante degli Italiani che d’estate praticavano l’arte dello Spritz

L’autunno titubante degli Italiani che d’estate praticavano l’arte dello Spritz

Effetto staycation, è così che lo definisce Campari, intendendo, per tale, il fenomeno per cui la scorsa estate, vuoi il pericolo di pandemia, vuoi le scarse risorse economiche a disposizione, i nostri connazionali hanno preferito trascorrere i propri giorni di ferie rimanendo in patria.

Una risoluzione, per il gruppo Patron dell’aperitivo più noto di sempre, dal risvolto decisamente favorevole: “Con la progressiva rimozione delle misure restrittive  – si legge nella nota sui conti dei primi nove mesi del 2020 – la performance del gruppo, nel terzo trimestre, ha ampiamente beneficiato dell’effetto legato all’incremento dei consumi, durante le vacanze trascorse nei paesi d’origine, anziché all’estero“.

Conseguenza, “un impatto particolarmente positivo sul business degli aperitivi, nel loro picco di stagionalità estiva, nei principali mercati, con elevata esposizione al canale on-premise“, ossia all’interno del luogo dell’acquisto. “In particolare – si prsegue – in Italia”.

L’andamento dei consumi del brand – si considera – ha continuato a risultare tale anche nel canale off-premise“, vale a dire al di fuori dai locali. Quindi, fondamentalmente, a casa.

Si brinda, dunque.

A confermare – d’altra parte – il trend, come sempre, le cifre. Dal primo luglio al 30 settembre, le vendite nette sono cresciute del 12,8%, collocandosi a 513,8 milioni, rispetto ai 455,6 dello stesso periodo del 2019. E, a confermare la tendenza dei più – nell’estate un po’ claustrofobica appena trascorsa – ad optare per il cosiddetto spritzil balzo del marchio Aperol, che registra, nel periodo in considerazione, una crescita organica del 26,2%. Da ricordare, altresì che, nel 2019, il 35% del fatturato è stato realizzato nella sola Penisola.

Un risultato, in forte contrapposizione con un orientamento che vede, invece, le attività tutte – o quasi – in grave debacle. Un motivo di orgoglio e di speranza, da una parte. La suggestione che, forse, un aperitivo in meno avrebbe potuto proteggerci, dall’altra…

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