‘Carramba’ cara Raffa! Ma stavolta la sorpresa è per te
Icona sexy, così la celebra l’illustrissimo ‘The Guardian‘, tracciandone un ritratto che lascia poco spazio ai compromessi. “La pop star italiana, che ha insegnato all’Europa la gioia del sesso“, si evince tra le righe. Un riconoscimento, che arriva nei giorni d’uscita del Musical ‘Explota Explota!‘, sorta di omaggio al caschetto biondo che ha ‘intontolito’ e sedotto l’intera Penisola… e non solo.
Ma il quotidiano fa di più. Ridisegna la Raffa Nazionale come un simbolo “culturale, che ha rivoluzionato l’intrattenimento italiano“. Il perché di tanta enfasi, del resto, è presto spiegato. Colei che in molti interpretano ancora oggi come un’amica di famiglia, costantemente presente nel mezzogiorno targato Stivale, negli anni ’70 era già stata tanto altro… Eversiva, al di là dell’immagine rassicurante e all’avanguardia.
Ombelico in bella mostra, era stata Lei a sdoganare il Tuca Tuca, tra i balli più conturbanti dell’epoca, tale da subire persino la scure della censura.
‘Come è bello far l’amore‘, ‘Rumore‘, ‘Pedro‘… arrivava e saturava lo schermo, provocante quel tanto che bastava per non oltrepassare MAI la soglia della volgarità, prima ancora che quella della decenza. Unica, era allo stesso tempo portavoce di sensualità e Maga Maghella, la fatina che ogni bambino o bambina vorrebbe avere per sé. Alter ego di una Trilli Campanellino dalla derivante made in Italy.
La Svezia sventolava, insieme alla bandiera, gli ABBA? Ebbene, prosegue il giornale britannico, “l’Italia aveva la Carrà, che ha venduto dischi in tutta Europa“. E rivendica, nel tessere le lodi della ‘nostra’, una verità inopinabile: ce n’erano tante di più talentuose, da Mina a Milva, da Patty Pravo a Giuni Russo, ma la Pelloni – nome all’anagrafe – “le ha superate tutte“.
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