Quella caverna che racconta di un tempo che fu…
Quasi 12 km di pareti rocciose, ad arredare quella che è stata ribattezzata ‘Antica Cappella Sistina’, per via della precisione dei dipinti, certo, ma soprattutto per la potenza espressiva.
Un reperto, risalente ad oltre 12mila anni fa, in cui si rintracciano, ben visibili, le orme della preistoria. Tra le raffigurazioni, esemplari ormai estinti, come il Mastodonte – per dirne uno – sorta di elefante, tipico del sud America; il Bradipo gigante e persino cavalli dell’era glaciale.
Configurazione d’arte rupestre, capace di trasportare gli spettatori a ritroso di secoli, tra le maglie di una tra le Civiltà più anche che, ad oggi, si conoscano.
In effetti, la scoperta risale allo scorso anno. Tuttavia, ci si è guardati bene dal divulgarla, poiché parte del materiale utilizzato per la serie ‘Jungle Mystery: Lost Kingdoms of the Amazon‘, in previsione di messa in onda il prossimo dicembre, su Channel 4.
Si sa che la ‘meraviglia’ in questione si trova in Colombia, per la precisione nella Serranía de la Lindosa, talmente sconcertante ed inattesa da ritenersi, per rubare le parole direttamente alla regista del documentario: “mozzafiato“.
Le pitture variano, per soggetti e dimensioni: “Alcune ad un’altezza tale da rompermi il collo a guardare in alto. Come riuscivano a scalare quelle pareti?“. Domanda legittima, a cui si potrà rispondere solo alla ripresa degli studi, accantonati, al momento, a causa delle restrizioni anti-Covid. Intanto, in attesa di rimettere piede sul sito “così nuovo che non gli hanno ancora dato un nome“, si favoleggia di un mondo immaginifico ma che rimane, forse anche per questo, ancor più affascinante.
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