Masterchef: manifesto d’amore per la tavola ai tempi del Covid
Compleanno numero 10, ed è come ricominciare tutto daccapo. L’enigma irrisolto? Individuare la formula, per dare vita ad un’edizione che sappia svicolare tra i cardini della spensieratezza, laddove, intorno, la situazione è desolante.
“Non siamo alla fine. Il mondo continuerà“, assicura Chef Locatelli. Non mancheranno i cambiamenti, certo, ma “bisogna mangiare tutti i giorni e mangiare bene vuol dire vivere bene“.
“Portarla a casa è stato comunque difficile“, gli fa eco Barbieri. “Abbiamo mangiato poche volte insieme… devi rinunciare, abbandonare…“. Tuttavia, l’idea di aver portato nelle case della gente un prodotto ‘leggero’, divertente… “ci ripaga degli sforzi compiuti“. Dal canto suo, Cannavacciuolo garantisce che “quest’anno, Masterchef guadagnerà altri tifosi. Quando si cucina, nella condivisione – reitera – è sempre Festa“.
Queste, dunque, le attese, per il cooking show, giunto alla decima candelina, alle prese, come inevitabile, anch’esso con le insidie della nube pandemica. Il Talent di sky è comunque pronto, equipaggiato di tutto punto per una partenza, questa sera, alle 21.15 su Sky Uno e in streaming su NOW TV, come si suol dire, con il botto.
I Giudici di sempre, a consegnare un premio di centomila euro, più la pubblicazione di un libro di ricette e a fare i conti con un panorama di concorrenti, dallo specchio ogni anno più ampio. Una tra le novità più evidenti dell’edizione 2020 consiste – infatti – nell’internazionalità dei partecipanti. Italiani di seconda generazione figli, magari, di immigrati cresciuti in Italia, ma anche estimatori del Belpaese, che ne hanno assorbito i tratti, senza neppure rendersene conto.
Quella di quest’anno si prefigura come un’esperienza trasversale, con differenti fasce d’età – si va dai 20 anni ai 67, più o meno – fotografia del clima di una Penisola attuale, moderna, contemporanea. E gli anni assumono, più di sempre, il mero presupposto di numeri, armati tutti, i selezionati, giovani o meno, della medesima curiosità, del comune desiderio di mettersi in gioco.
Uno stuolo di personaggi sempre più preparati, esperti, ingegnosi e attenti alle personalità perfino di chi dovrà valutarli.
28 no, al conto, quelli espressi, in fase di selezione, dal mefistofelico Barbieri, per la prima puntata abbigliato, non a caso, di rosso. “Il diavolo e l’Acqua Santa“, lo beffa, divertito, il collega campano. Bruno – da parte sua – nega di esser diventato ‘più cattivo’. Il pluristellato artista della tavola, attribuisce, piuttosto, le proprie scelte ad un criterio di ricerca ancor più accurata.
Tante, in previsione, le novità, figlie – come è giusto che sia – dello spirito anti-Covid.
A cominciare dagli ingredienti: nessuno ha potuto portare nulla da casa. 14 giorni di quarantena anzi tempo, per i prescelti alla Masterclass. Tre sì e non ulteriori verifiche, per accedere al tanto agognato grembiule bianco. Porzionamenti ad personam: non si assaggia più dallo stesso piatto.
Intatte, per il pubblico affezionato, le sezioni di Mystery Box, l’Invention Test, il Pressure e lo Skill Test e poi gli ospiti. Guest Star, Nazioni ed Internazionali. Un fluorilegio di Stelle, dagli aficionados Iginio Massari e Jeremy Chan, alle new entry Mauro Colagreco e Flynn McGarry, soli 22 anni ed un talento indiscusso.
E le prove in esterna? Ci saranno, garantito, all’insegna del plastic free e dell’eco-friendly. Un impegno, che si accompagna alla lotta agli sprechi. Gran parte degli alimenti non impiegati per le prove è stata donata all’Opera Cardinal Ferrari Onlus di Milano.
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