Family Room: l’idea comfort del Niguarda
Si chiama Family Room e vale assai più di quel che, ad uno sguardo distratto, potrebbe apparire. Una stanza, anzi, un vero e proprio monolocale, dotato di cucina, utile per prepararsi, all’eventualità, un pasto caldo. C’è, poi, manco a dirlo, il bagno. Divani, dove all’occorrenza riposare e tavoli, comodi, volendo, per operare, in collegamento con l’ufficio, lavorando in smartworking. Insomma, un ambiente neutro, munito dei comfort, essenziali ma indispensabili, per far sentire i propri ospiti come a casa. C’è perfino la lavanderia.
Già, perché quello che finora non abbiamo specificato è che ci troviamo all’interno dell’Ospedale Niguarda di Milano e che lo spazio è stato allestito apposta per accogliere i familiari dei piccoli degenti.
Un’abitazione dalle mire ambiziose, che aspira ad assurgere a perla dei reparti, rispettivamente, di Pediatria e di terapia intensiva neonatale, posizionati appena accanto.
Un progetto, questo, realizzato grazie al contributo della Fondazione Ronald McDonald e la Fondazione Cariplo, che servirà ad alleviare genitori e parenti, in primo luogo, dei bambini che non vivono a Milano. Sono quasi 4.000 – a conti fatti – i piccoli che, ogni anno, vengono ricoverati presso l’Istituto e circa il 35% proviene addirittura dall’estero.
Ecco, allora, che un’intuizione tutto sommato banale, si rivela, invece, un’idea vincente. In un frangente in cui gli spostamenti – per i motivi che tutti conosciamo – sono ostici, si paventa l’opportunità di stare al fianco delle persone che più amiamo e che hanno bisogno di noi. Regalare la presenza, laddove anche il gesto più infinitesimale finisce, nella difficoltà, per non avere prezzo.
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