È ufficiale, il gioco da tavolo è tornato di moda

Come si dice… ‘Paese che vai, usanza che trovi‘ e, ancor di più, il detto vale, quando si tratta di Giochi da Tavola. In passato tra i passatempi più ricercati, adesso pare siano tornati in grande auge. Un rispolvero, legato – forse – alle Festività in corso, forse dovuto al maggior tempo libero – cause di forza maggiore – a disposizione. Fatto sta, attualmente sembrano tutti alla riscoperta delle dimensione ludica, comprese le più prestigiose Case di moda, che l’hanno ulteriormente sdoganata, creando edizioni artigianali, preziose, vendute tramite e-commerce, alla pari di scarpe o accessori vari.

Nicolas Ghesquière, direttore creativo di Louis Vuitton – tanto per fare un esempio – per la collezione Cruise 2021 Game on, ha realizzato borse a forma di dado, ma anche carte da gioco e pochette portacarte, in cui l’iconico Monogram si mixa perfettamente ai simboli delle carte francesi.

E il 2020 si determina anche come l’anniversario – ormai soffia su 85 candeline – di quello che, a tutti gli effetti, è assurto ad icona per eccellenza, capace di coinvolgere adulti e piccini; di abbattere, a suon di mosse, il divario generazionale e riunire famiglia ed amici. Stiamo parlando del Monopoly, oggetto di culto – quasi – per chi ne possiede ancora una scatola – celebrato in un’edizione apposita, con tanto di pedine dorate, ennesima versione, in sommatoria alle altre 500: dal Monopoly Rivincita dei perdenti al Super Electronic Banking, con le carte di credito al posto dei soldi di carta.

Persino i Media non sono esenti dal fenomeno. La piattaforma Netflix si è fatta portavoce, in tal senso, addirittura di una serie televisiva: La regina degli scacchi che – ascoltate bene – ha fatto registrare un aumento delle partite online. In attesa del 2024, in quel di Parigi, quando dovrebbe diventare disciplina olimpica, la scacchiera diventa dunque protagonista delle serate più intime.

E, in un florilegio di svaghi ‘griffati’, si va dalla scacchiera colorata di Hermès al gioco del Tris di Brunello Cucinelli, in legno; fino al classico Mahjong, racchiuso in una valigia super lusso di Au Départ Paris. 

Del resto, secondo quanto sosteneva Platone, “si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione“. Quell’ora si fa emblema, in sostanza, di uno svelamento altrimenti più lento e arzigogolato. Nel mentre della competizione si rivelano le strategie, la capacità di gestire le vittorie, la reazione, a fronte delle sconfitte. Ci mettiamo a nudo, insomma, inconsapevoli attori di una recita ben più vasta.

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