‘Aggiungi un posto’… in Aeroporto

‘Aggiungi un posto’… in Aeroporto

C’è chi – cause di forza maggiore – si trova, come Tom Hanks, protagonista di The terminal, costretto a rimanere notte e giorno in aeroporto, per lungo tempo, arrangiandosi a dormire qua e là. Se ne sta accovacciato, magari sulle sedie, nutrendosi di cracker e salsine distribuiti gratuitamente. Una storia, surreale ma vera, quella proposta da Spielberg nel 2004, ispirata alle vicende del rifugiato iraniano Mehran Karimi Nasseri che, presso il Charles de Gaulle di Parigi, ci è rimasto per ben 18 anni.

LA STORIA SI RIPETE

E c’è, invece, chi in questo luogo di transito, si sente al sicuro. Al riparo dalle infauste conseguenze del Coronavirus. Almeno, così, deve aver pensato Aditya Singh. Il 36enne è rimasto per tre mesi, da ottobre a gennaio, nascosto presso lo scalo di O’Hare, a Chicago, tra i più trafficati al mondo. Dopo essersi assicurato l’accesso alle aree riservate, sottraendo il documento di riconoscimento ad un addetto, è in questa zona che si è traferito, armi e bagagli, facendone il proprio avamposto. Fin quando non è stato scoperto, lo scorso 16 gennaio, da due dipendenti di una compagnia di volo. Allertata la Polizia, l’uomo è stato arrestato e dovrà ora difendersi dall’accusa di furto d’identità.

Se la ricostruzione è corretta, una persona non autorizzata e non dipendente dell’aeroporto ha vissuto, presumibilmente, in una parte riservata del terminal O’Hare, dal 19 ottobre 2020 al 16 gennaio 2021, senza essere scoperta”. Quasi ironico, il tono della giudice della contea di Cook, Susana Ortiz.

IN BREVE, I FATTI

Stando alla ricostruzione della Difesa, Singh sarebbe stato di ritorno da Los Angeles, dove si trovava per completare un corso di laurea, diretto in India, la propria terra di origine.

Allarmato dalla situazione sanitaria del Paese, avrebbe tuttavia deciso di non proseguire, rimanendo, di fatto, ‘bloccato’. A quel punto, unico mezzo di sopravvivenza sarebbero stati una serie di espedienti e la gentilezza, similmente ai fatti raccontati nella pellicola, dei viaggiatori di passaggio.

Resta da definire in che modo abbia rubato il badge o se, verosimilmente, lo abbia semplicemente trovato. Di fatto, per un periodo non indifferente ne avrebbe fatto uso, destreggiandosi indisturbato tra i meandri di un posto, riservato unicamente agli addetti.

Sebbene questo incidente sia ancora oggetto di indaginesiamo stati in grado di stabilire che l’uomo non ha rappresentato un rischio per la sicurezza dell’aeroporto o del pubblico in viaggio“. Così prontamente, la rassicurazione dei responsabili del Dipartimento dell’aviazione di Chicago.

In ogni caso, restano le perplessità, in specie sul sistema di controlli di cui è dotato lo scalo americano. Solo per un fortuito assemblaggio di circostanze sarebbe venuto alla luce l’accaduto.

Aditya Singh, fedina penale immacolata, si trova ora nella prigione della contea di Cook e dovrà comparire davanti al giudice, il prossimo 27 gennaio.

LEGGI ANCHE: Tom Hanks e la lettera al bambino di nome Corona…

LEGGI ANCHE LE ALTRE NOTIZIE CURIOSE

Commento all'articolo