Tirate fuori i fazzoletti. E’ ora di salutare i Bonus
‘Così è, se vi pare‘, titolava una celebre novella di Pirandello. Fatto sta, tutto l’impegno profuso negli ultimi mesi, o chiamiamoli pure i tentativi del Governo Conte di alleviare le indigenze degli Italiani, rischiano di diradarsi nel nulla. Questione di… welfare. O meglio, di come si intenda procedere per attuarlo. Il punto è che, se prima si parlava di assistenzialismo, adesso lo slogan recita: “Opportunità, non sussidi“.
Altro passo, dunque, almeno nelle intenzioni, dall’insediamento Draghi. Nello specifico: pochi ‘contentini’, che poco o nulla risolvono, peraltro non lasciando soddisfatto appieno neppure chi li riceve. Ma il rischio di dire addio anche ai benefici – i famosi bonus – di cui, volente o nolente – ci si è avvalsi finora è alto, e preoccupante.
L’ultima legge di Bilancio parlava chiaro. C’è n’era – a ben guardare – per tutte le categorie e per ogni tipo di spesa. Di tutto un po’, con buona pace dei meno abbienti. E invece no, giacché per parecchie di queste agevolazioni – meravigliose nei propositi – mancava allora, manca oggi il decreto attuativo. La convalida, in sintesi, che dia l’avvallo alla messa in atto.
SMARTPHONE
Minaccia di saltare, di questo passo, la spinta – ad esempio – verso la digitalizzazione. E se è vero che, per rendere operativo il bonus – riservato alle famiglie con Isee inferiore a 20 mila euro – occorre la firma del Ministro dell’Innovazione Tecnologica, è altrettanto reale che Vittorio Colao, al momento, denuncia ‘altre priorità’. Come a ricordarci il detto, ahimè sempre valido: ‘Di questo passo – caro connazionale – aspetta e spera…’
OCCHIALI
Competenza, invece, del Ministero della Salute, è l’incentivo che agevola l’acquisto di occhiali o lenti protettive. E’ indirizzato, quest’ultimo, ai nuclei con un reddito Isee inferiore ai 10 mila euro. Ebbene, sommiamo il povero Speranza indaffarato in tutt’altra questione, al fatto che non sia stato previsto, sull’argomento, neppure un termine di scadenza per un eventuale via libera. Qui davvero ‘ci si vede poco chiaro’.
AUTO ELETTRICA
Terza faccenda, non meno rilevante, il 40% di sconto, in favore di quanti – intenzionati a cambiare auto – presentino un Isee inferiore ai 30 mila euro. A circa un mese dalla possibile entrata in vigore svanisce, labile, il sogno di un mondo green. E l’ecosostenibilità lascia il posto – per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ad impegni di ben altro genere. Nessuna conferma, d’altronde, neanche al riguardo dell’aumento di 9.95 euro per la revisione, manovra d’avvio per il progetto ‘veicoli sicuri’.
RUBINETTI
L’ultimo nato e assai sofisticato, il Ministero della Transizione Ecologica, prevede, in merito all’argomento di cui si fa carico, la sostituzione dei vecchi rubinetti con modelli più efficaci, anti-spreco. Roberto Cingolani dovrà vedersela, anche in questo caso, con l’incognita di fine mese, quando scadrà il tempo di qualifica della manovra. In sostanza, un aiuto che si estende da 1000 a 2.500 euro per le famiglie e fino a 5 mila euro per le aziende.
Si naviga a vista, insomma, in un mare che è dichiaratamente in burrasca. E destreggiarsi in acque tormentate, per quanto avvezzi ad una vita da naufraghi – è noto – non è affatto semplice.
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