Traghettate nel futuro… a suon di bellezza
Emozioniamoci. L’ordine è questo, più ancora che il sogno nel cassetto. Sbirciare tra le tendenze del nuovo anno e carpirne le promesse. Il futuro per ora è incerto, ma è determinato sull’andare avanti, riservando per sé solo il meglio. Trucco e parrucco 2022, dunque.
Cosa c’è? Corriamo troppo? Niente affatto. I ritmi della moda, da sempre, si declinano rapidi. Anticipano i trend a seguire e ci trasportano in una dimensione tutta ancora da esplorare. Pertanto, tra le passerelle, sia pur in formato digitale – dati i tempi – si respirano già i sentori dell’autunno inverno 2021/2022.
Veri e propri show, che ci traslano, sul finire di questo anno appena iniziato, in un racconto che si misura di esperienza, idee sopraffine, sperimentazione avanguardistica e, perché no, rivisitazioni. Si cattura quel che di buono ci ha lasciato il 2020. Anzi, si fa tesoro di quel che, indistintamente, ci ha segnato, e lo si rende terreno su cui edificare il domani.
Segno di consapevolezza. Presa di coscienza, che nulla a che fare con la resa.
Capelli: il sapore di una coscienza ritrovata
Ce lo raccontano le texture grunge delle chiome, appositamente studiate dal team di Toni&Guy per N°21.
Le acconciature si disegnano volutamente eccentriche e ribelli. I tagli sono espressione manifesta di esigenze, che vanno ben al di là dell’apparire. Parlano, letteralmente, di sé e di chi li indossa, trasmutandosi in movimento. Sono le treccine afro, che riprendono le fila della protesta dei Black Lives Matter o il taglio mullet, quello, cioè, portato da Jane Fonda nel periodo delle dimostrazioni contro la guerra in Vietnam.
E poi, non mancano le frange: lunghissime oppure cortissime, che qui non si accettano vie di mezzo; il nuovo bob, esasperatamente minimal e i riccioli selvaggi…
Grafico, winged, smoky: e trucco sia
Velate dalla mascherina? Forza allo sguardo, allora. Prive di paura, che il make-up non ne ha. E avido, anzi, si adopera a colmare la carenza di creatività e la libertà di espressione che ci impongono le ‘protezioni’, figlie del momento.
Occhi in primo piano, secondo i dettami dei più talentuosi e geniali Stylist del maquillage. Evidenziati da tratti grafici super Sixties, che tanto ricordano le regine d’Egitto, si accostano a ciglia superdimensionate, in stile Twiggy. Sguardi alati, che non rinunciano, tuttavia, a sfumature smoky
Il viso è una tela su cui artificiare il proprio pensiero. Lo fanno, da anni, Kabuki, Peter Philips, Pat McGrath. Lo può fare, a modo proprio e secondo l’individuale estro, ognuna di noi. Senza tema di cadere in errore.
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