La casa? La voglio, niente di meno che perfetta
L’apologia nasce nell’antica Grecia, come orazione processuale, pronunciata dall’accusato, che si difendeva personalmente. Spesso, non possedendo, quest’ultimo, abilità nell’arte oratoria ed essendo alta la posta in gioco, poteva rivolgersi a un logografo, uno scrittore che stendesse in sua vece, a pagamento, il discorso per difendersi al processo. Celeberrima è rimasta l’apologia di Socrate – raccontata da Platone. Un pezzo formidabile, che pure non gli valse l’assoluzione.
Ebbene, la nostra, di apologia, riguarda una faccenda assai più lieve. Eppure, a ben guardare, la dissertazione è altrettanto interessante. Esiste, o non esiste, la casa perfetta?
Di sicuro, qualora fosse, dovrebbe rispondere, necessariamente, ad una serie di requisiti inderogabili. Ampia, comoda, spaziosa, facilmente riscaldabile. Meglio se economica. A basso costo, magari, sia per quanto riguarda la progettazione sia per la costruzione. Soprattutto, dovrebbe dimostrarsi rispettosa dell’ambiente. Produrre da sola, in sostanza, tramite impianti all’avanguardia, l’energia necessaria ad abitarla.
Missione impossibile? Mica vero. Il LEAD – Laboratory for Explorative Architecture & Design Ltd. – rinomato studio di Hong Kong, pare essere riuscito nell’impresa.
Un’abitazione, particolarmente confacente ai paesaggi scoscesi ma, prima di tutto, bella.
YEZO rappresenta, in pratica, una sorta di immensa conchiglia, completamente edificata in legno. Una copertura – va detto – perfettamente ecologica, che raccoglie l’acqua piovana, la incanala e la ricicla. Il tetto – che ci crediate o no – è “autoportante”, nel senso che si sostiene, senza necessitare di pareti apposite. Dettaglio, che rende la residenza luminosissima. Le vetrate, infatti, invadono tutto il perimetro, affinché il contatto con la natura circostante sia ‘estremo’.
In quanto a dimensioni, è piccolina, certo. La metratura rispecchia quella di un bilocale. A fare, tuttavia, la differenza è l’uso intelligente degli spazi. Le pareti si riducono ad un numero essenziale, in modo da rendere l’area alla guisa un grande open space. L’unica colonna portante, in cui è incassato il camino, basta a rendere il design minimale, ma efficace quel tanto che basta per trasmettere una sensazione di appagante serenità.
Ideale, oltre che funzionale. Qui, l’isolamento termico è totale, così da non disperdere il calore d’inverno e il camino, per come è posizionato, riesce a fare da solo tutto il lavoro di riscaldamento, durante i mesi più freddi.
C’è, poi, la terrazza: si trova in cima e ci si arriva salendo una rampa di scale costruite intorno alla famosa colonna di cui sopra. Potremmo, nella descrizione, fermarci qui. Ma ciò che ci preme sottolineare è che il progetto, di enorme effetto, è riproducibile. Basta un terreno collinare dalle dimensioni ridotte per riproporne uno. Per di più, lo stile, tipico della nuova architettura asiatica, che tiene insieme tradizione e tecnologia, ha le carte in regola per piacere in tutto il Mondo.
Nei rendering diffusi online c’è anche il design degli interni: letto tipico dell’asia orientale, divani ampi e comodi in finta pelle, grandi piante da interni e un colore pastello tenue, pensato appositamente per conferire una sensazione di benessere.
Cosa altro aggiungere? Mancano solo le chiavi per entrare.
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