Copenaghen? Mica c’è solo la sirenetta…
Danimarca post lockdown. Danimarca scambista. E’ quella, almeno, resocontata da un reportage, dal sapore fortemente realistico, protagonista l’universo sommerso – e neppure troppo – di quanti sono – o sono stati, in tempi migliori, audaci e assidui frequentatori di locali, dal sapore piuttosto hot. In quel di Copenaghen, in occasione della riapertura post pandemica, la giornalista radiofonica Louise Fischer ha inteso immedesimarsi, fino in fondo, nei panni – o nei panni dismessi, meglio – dei clienti più tenaci. Così, si è cimentata nelle loro attività, nessuna esclusa, compresa, naturalmente, la più ovvia. Rapporti sessuali, registrati e mandati in onda e/o condivisi sui Social. Completamente senza censura.
E’ bastata, per fare scalpore, una sequenza di pochi minuti. Nel pieno del mattino, su Radio4, gli ascoltatori hanno potuto chiaramente udire la Fisher fare sesso, con un uomo che stava intervistando. Quando si dice ‘dedizione al lavoro’… La nostra si è data anima e corpo – è il caso di sottolinearlo – nell’intento di certificare una realtà che, altrimenti, stando al personale pensiero, in altro modo non avrebbe potuto rivelarsi appieno. La sola unica strada, racconta la ‘nostra’, per solidalizzare con i presenti, instaurando una dimensione di fiducia e credibilità, tale da indurre gli interlocutori, a loro volta, ad aprirsi.
Riguardo, poi, all’Emittente in cui opera, la donna ha assicurato che si è trattato di un’iniziativa assolutamente personale e che la redazione le ha ‘solo’ concesso il via libera. “Hanno pensato che potesse essere un nuovo punto di vista e si sono assicurati che avrei fatto solo quello che avrei voluto, di mia spontanea volontà“. Nessun pentimento, al termine dell’esperimento. Anzi, secondo la testimonianza diretta della Fisher, “uno tra i giorni più speciali“.
E’ proprio vero, dunque: il lavoro nobilita l’uomo. E pure la donna…
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