Voglio viaggiare… fino in Iran

Voglio viaggiare… fino in Iran

Quando si dice esotismo… e mistero. In Iran, a circa 100 km da Sari, nella provincia di Mazandaran, la natura dà sfoggio di sé, attraverso un fenomeno affascinante, vera meraviglia capace, anno dopo anno, di richiamare l’attenzione di milioni di turisti. Ci riferiamo alle terrazze termali di Badab-e Surt, doppia sorgente di acqua frizzante, dall’altissima concentrazione di zolfo e sali minerali, apprezzata per le note proprietà benefiche. Ma non solo, giacché lo spettacolo a cui si assiste è impareggiabile.

Un regno d’acqua, fuori dal tempo e dallo spazio, vere e proprie piscine cangianti, che si tingono delle tonalità più straordinarie: si passa dall’azzurro all’arancio, in un battibaleno. E il gioco dei riflessi – complicità fra travertino e cielo – rende il luogo ancor più suggestivo. Lo stesso, d’altronde, in cui trovare benefici inaspettati anche per gli occhi e la mente e non solo per il fisico.

A 1840 mt sul livello del mare, le terrazze sono il frutto di un lungo processo di deposito di carbonato di calcio e altri minerali, provenienti da due sorgenti calde, ideale per dar voce ad un effetto cromatico surreale. Nel mentre che scivola verso il basso, l’acqua cambia di tinta e si fa, via via, sempre più trasparente.

Se a questo si somma il talento taumaturgico – pare rappresentino la panacea per combattere reumatismi e dolori alla schiena, malattie della pelle e male alle gambe – ne deriva una meta eccezionale. Proprietà idroterapiche e unicità a livello mondiale non bastano, tuttavia, a preservare un posto tanto particolare dall’ignoranza e dall’incuria di chi, visitatore, si accosta da queste parti. Occorre educazione. Abbisogna rispetto per qualcosa che, a modo proprio, ci attesta e ci ricorda, ancora in questo caso, quanto è grandioso il Creato.

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