Su Netflix arriva Katla: facciamo largo al nordic noir
Accomodatevi sul divano. Pop-corn, gelati, salatini… munitevi di quel che vi serve e… spalancate gli occhi, tenendoli ben appiccicati al video. Ah, non dimenticate di sintonizzarvi su Netflix, certo, perché è qui che vi attende la nuova serie islandese, apertamente rivolta agli amanti del genere fantasy, ma anche dello sci-fi e del supernatural.
Katla, il titolo dell’inedito appuntamento su piattaforma e, c’è da confessarlo, in parecchi ne erano in attesa. La trama, in streaming sul canale tematico dal 17 giugno lascia infatti prefigurare ‘un sacco di roba’. Misteri, avvolti in un’atmosfera creepy e un vulcano che scioglie un ghiacciaio. Solo l’indizio per terribili verità, destinate a tornare alla luce.
Non è una prima volta, vero. Già Anna di Niccolò Ammanniti, oppure Curon non hanno lesinato, a suo tempo, in atmosfere cosiddette distopiche e, al tempo stesso, inquietanti. Ma questo è unicamente a garanzia di qualcosa che potrebbe piacere e parecchio. Non fosse altro per la configurazione che regala della Natura. Imprevedibile e potente.
Katla, infatti, non è il nome di donna bensì, a dispetto delle apparenze, quello di un vulcano. Una pericolosa bocca di fuoco che, per un intero anno, non sembra lasciar tregua alla popolazione di Vik, piccolo villaggio alle pendici della montagna. E sarà proprio dalle ceneri di questo generale scompiglio che emergeranno, una volta sciolti i ghiacciai, segreti nascosti ed inquietanti. Grima è, invece, lei sì, la protagonista della surreale avventura. La ricerca della sorella, scomparsa al primo giorno di eruzione, sarà il motore verso un itinerario – anche solo mentale – che si spingerà ben oltre le iniziali intenzioni.
E poi il paese. E’ esso stesso interprete di animi costantemente in guardia, all’erta contro un nemico che si configura all’improvviso, inaspettato. Non si sa né come, né quando. Ma non tarderà. E, ancora, l’arrivo di una figura misteriosa. Una donna sparita 20 anni prima e ricomparsa, giovane come allora, mentre il suo alter-ego, opportunamente invecchiato, vive in Svezia.
Vi basta? Gli episodi, per questa prima stagione, si contano in 8, da guardare, anzi, da ispezionare con l’attenzione che, sola, si rivolge agli enigmi.
Se la narrativa affascina, se per rilassarsi si necessita di adrenalina ,allora questo potrebbe rappresentare il giusto intarsio di sequenze. C’è tutto, dal fascino di quel che non si conosce all’insidia di quel che, invece, è facile da prevedere. Brivido, suspense… insomma, manca solo un posto adeguato per godersi lo spettacolo fino all’ultimo fotogramma.
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