Nasce Unipol Domus, sulle spoglie dello Stadio di Cagliari
Mettiamola così: certe strategie funzionano e funzionano meglio di altre. Ciò accade, probabilmente, quando lo sguardo corre lungo, in prospettiva, consapevole del punto di partenza e, ancor di più, dell’obiettivo a cui tendere.
Tale è per il Cagliari Calcio. La Società rossoblù conserva in grembo il seme dell’accordo – decennale, si badi bene – con Unipol Gruppo SpA, che affiancherà il Club, in qualità di title sponsor della nuova struttura sportiva.
Una partnership, che prevede, già nell’attuale stagione 2021-2022, la proprietà del nome dell’impianto, sia pure temporaneo. Dunque, la Sardegna Arena assumerà il nuovo e più prestigioso appellativo di Unipol Domus. Il tutto, fino al momento dell’inaugurazione.
UN SODALIZIO BIPARTISAN
Ed è lo stesso Cimbri, Ceo del Team Assicurativo, a commentare l’evento: “È con particolare entusiasmo che il nostro Gruppo ha voluto affiancare il Cagliari Calcio nella denominazione del proprio stadio, attuale e futuro, per sostenerne le ambizioni e contribuire alla crescita e ai successi di un patrimonio che non è solo sportivo, ma anche simbolo identitario della città e dell’intera Sardegna“.
Un palleggio a due, a quanto pare, a sentire, anche, le parole di Tommaso Giulini, Presidente del Cagliari Calcio: “Avere al nostro fianco un partner di questa portata rappresenta l’ulteriore riprova di quanto il progetto ci veda impegnati, nel creare qualcosa di unico e speciale per la nostra gente. Spesso si dice che un piano ambizioso e di successo passa anche dalla solidità di chi si ha al proprio fianco e, se quello è il caso – prosegue – sono convinto che, con Unipol, ci stiamo assicurando quanto di meglio si potesse desiderare“.
STEP BY STEP
Una sorta di corteggiamento reciproco che fa parte, per il Cagliari, di un disegno preventivato già nel 2015. La chiusura, quindi, nel 2017, dello storico Sant’Elia e la corsa – consolidatasi in soli 127 giorni di lavori – verso la realtà attuale, grazie, pure, alla vittoria della squadra sul Crotone.
Di qui, il rimarco ai dettagli: meno di un anno, per inserire su carta l’idea di un nuovo Stadio, affidato a Sportium, con modifica dell’iniziale progetto e ampliamento della capienza, in accordo con Figc e Amministrazione Pubblica. A seguire, gli ulteriori passaggi in Consiglio comunale e, in quel di maggio 2020, l’assegnazione dell’incarico. Un accordo definitivo che fa capo, nel ruolo di General Contractor e partner industriale, a Costim, holding assai quotata nel settore della realizzazione ‘chiavi in mano’ dieminenti progetti di rigenerazione urbana.
Altri 2 anni, il tempo necessario per toccare il traguardo. Poi, nel 2024, si conta di poter avere a patrimonio una costruzione d’avanguardia, pensata all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità, per un investimento la cui stima si aggira intorno ai 100 milioni di euro.
QUESTIONE DI CESELLO…
Fatto il più, sarà la volta delle rifiniture: “completata la progettazione definitiva, il Cagliari Calcio attenderà il parere della Conferenza dei Servizi decisoria (durata massima 6 mesi), per ottenere la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera“. Successivamente, bisognerà attenersi alla procedura di evidenza pubblica con gara Internazionale (durata massima 3 mesi).
Una mossa obbligata, tuttavia senza troppe sorprese, per l’Ente proponente del progetto giacché, in genere, conserva il diritto alla prelazione. Ma per la concessione cinquantennale si tratta di una partita ancora tutta dia giocare…
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