Sotto il Solleone è la Festa del ‘raccolto’
Ok, siamo stati fermi per un anno. E, va bene, la voglia di riprenderci tutto indietro corre, ma il caldo, ugualmente, non perdona e, quest’estate, le temperature – secondo il trend degli ultimi anni – si fanno incandescenti.
Dunque, largo alle Cerimonie: quelle attese, quelle rimandate, quelle rettificate. Ma, nella selezione dell’acconciatura più adatta, occorre agire – anche – in termini pratici. Cosa significa? Si traduce nel fatto che, per le spose, è tempo di raccolto.
“La scelta della pettinatura deve far parte di un racconto e, quindi, essere coerente con l’abito, con la location, ma anche in armonia con la forma del viso e con la fisicità“, chiariscono, subito, gli esperti.
Come riconoscere, allora, quel che fa al caso nostro? E’ presto detto: “l’attenzione cadrà sullo sguardo della sposa e non sui capelli“. Ciò premesso, i modi per indossare un ‘legato’ sono infiniti. Andiamo, perciò, a sbirciare cosa ci suggerisce chi, dell’argomento, ne sa…
La tendenza Dreaming Butterfly
Con il suo tono aristocratico e quel non so che di vintage, si tratta di una risoluzione dei capelli, dal sapore bon ton. Strutturata, composta, evoca il passato, dagli anni ’20 agli anni ’70, e si adatta alle celebrazioni ‘ di un certo livello’. Un po’ alla Audrey Hepburn, per capirci. Sulla testa si alternano piccole architetture destrutturate, come chignon ‘a catena’, con diademi evoluti; raccolti a banana, con ciocche cucite e impreziosite in stile Sixties. Gli accessori? “Fili di perle o – perché no – le iniziali degli sposi, da incastonare tra le chiome“.
Rural-Romantico: quasi per caso
Per chi ha il vezzo del bucolico, basterà ricorrere a raccolti e semi- raccolti morbidi: “Le liane di capelli si intersecano con fili di fiori freschi e intrecci fluenti, per donare un tocco romantico e contemporaneo“, Grandi protagonisti, in questo caso, sono trecce e torchon, impreziositi con fiori e perle.
Minimal, e non si sbaglia
“Sempre più spesso vengono richieste acconciature iper-naturali, con motivi semplicissimi“. Bene, sfruttiamo l’andamento e buttiamoci sull’iper-classica pony tail. Alta, bassa, a media altezza: saranno i lineamenti stessi del viso e lo scollo dell’abito a suggerirci come eseguirla.
Double-face
“Nell’ambito del ricevimento ci sono più momenti“. Quello dell’omelia, quello del pranzo e il post banchetto. “Quindi, consiglio sempre un hairstyle camaleontico. In Chiesa, un look più composto, nella seconda parte un raccolto da cocktail e, alla fine, un outfit, totalmente destrutturato“. Spesso basta una spazzola per produrre, semplicemente sciogliendo i capelli, bellissime onde naturali.
Somaticamente in linea
Lo stile dell’evento, la location e il vestito non sono gli unici elementi da considerare. Anche i lineamenti personali influenzano la scelta della pettinatura. “I volti allungati hanno bisogno di raccolti ad effetto push-up, molto voluminosi; mentre quelli più tondeggianti e quadrati hanno bisogno di acconciature che verticalizzino, sviluppandosi verso l’alto, per un effetto slim. Infine, i visi spigolosi e triangolari, dal mento affilato, richiedono morbidezza, con ciocche ribelli, ad incorniciare“.
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