Stop al Green Pass per i positivi: arriva la linea dura del Governo

Stop al Green Pass per i positivi: arriva la linea dura del Governo

Uno stop temporaneo del Green pass, per chi risulta positivo al Covid. Eccola, la nuova norma, in studio presso il Ministero della Salute. Misura, peraltro, caldeggiata, dal Ministro Speranza, a livello Europeo. Una revoca – in sostanza – a tempo, della certificazione verde, non contemplata ancora in nessun Paese. Fatto sta, stando alla legge, chi è positivo al virus commette reato, se viola la quarantena. Si attende, dunque, l’ok, da parte del Garante della Privacy, previsto per i prossimi giorni. Unico modo, quello appena illustrato, per mettere un argine al contagio e, con esso, ai cosiddetti ai ‘ furbetti’.

Una falla nella lotta al Covid, evidentemente, da non sottovalutare. Tant’è che, proprio Speranza, aveva sollevato il problema in un question time alla Camera, annunciando che l’argomento era sul tavolo con le Regioni.

Si sta approfondendo la possibilità di revoca – aveva annunciato circa un mese fa – con l’apertura ad una doppia opzione di stop, con segnalazione del medico; ovvero, attraverso il flusso dei tamponi molecolari positivi“.

Per raggiungere l’obiettivo, occorre – inevitabile – agire sullo scambio dati tra le Aziende sanitarie regionali e il Ministero della Salute, tenuta, quest’ultima, ad aggiornare quotidianamente la black list dei nuovi positivi e bloccare, così, le certificazioni dei contagiati.

D’altro canto, non c’è nessuna deroga per la violazione della quarantena, punita secondo le regole in vigore, ma non sempre, con i mezzi attuali, è possibile individuare chi si trova in stato di violazione. Ancora devono essere chiariti i termini della sospensione del Green pass e la dicitura che dovrà comparire, per un positivo che cerca di entrare in un locale munito del relativo Foglio Verde. Le linee guida devono ancora essere stabilite, ma si parla già della dicitura: certificato non valido, in similitudine a quanto accade, nel momento in cui scade un facsimile da tampone.

Del resto, al netto di alcune criticità, il sistema sembra essere entrato stabilmente a regime. Le multe, ogni giorno, si contano numerose e per i motivi più vari.

L’Italietta di chi crede di farla franca, d’altronde, è fatta così. Tuttavia, non si può pensare di cavarsela giocando sulla pelle degli altri e stavolta la mano dura del Governo pare avere un senso o, almeno, buon senso, laddove risulti efficace nel proteggere la salute pubblica, prima e più di tutto.

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