Zara adesso parla il linguaggio della danza
Dal romantico rosa pastello del Waltzer dei Fiori, momento culmine del celebre Schiaccianoci di Tchaikovsky, agli scenari dark de Il cigno nero. Il film, datato 2010, per la regia di Darren Aronofsky e che vede come protagonista l’attrice Natalie Portman. Ebbene, l’ultimissima campagna Zara pensa e agisce, al ritmo di danza. In collaborazione con il New York City Ballet per la Primavera Estate 2022 si traduce, difatti, in un’ode alla potenza del balletto classico. Una ridda di emozioni che, sole, le performance coreutiche riescono a suscitare.
Proprio così. I capi d’abbigliamento, ripescando dall’archivio dei costumi di scena, si lasciano sedurre dal fascino di crop top, tute accademiche, cortissimi abiti in tulle a balze, slip dress, body modellanti e calze, declinandoli in due diverse tonalità, a contrasto.
Pezzo forte della Capsule Collection, le gonne a ruota di colore nero. Ampie e a vita alta, e cariche di veli stratificati a raggiungere il polpaccio, vero rispolvero del tutù romantico. Non solo: i capi più moderni rimandano – ed esaltano – all’approccio pratico della danza contemporanea, reminiscenza, pure, dei costumi del balletto neoclassico.
Grarzie alla collaborazione con Vanessa Beecroft, artista contemporanea di origini Italiane, gli abiti destinati alla futura stagione si arricchiscono di accenti inediti, in cui lo spirito creativo trova le sue derivazioni nella pittura, così come nella scultura, Prende spunto dalla fotografia e, allo stesso modo, dalle installazioni video.
Dunque, chignon altissimi, make-up smokey eye e, naturalmente, le scarpette da punta, ben allacciate. Questi i must della pubblicità, in cui le danzatrici sono vere e intense, come i passi che caratterizzano le loro movenze. Citazioni della Fata Confetto o della perfida Odile, rivisitate per l’occasione.
Una svolta, probabilmente, per l’arcinoto Marchio, intenzionato a spogliarsi dell’etichetta di Brand fast fashion, puntando su collaborazioni di qualità con talenti Internazionali, che risveglino l’appeal della Casa di Moda. Bella sfida, in cui Zara si destreggia – questo lo si è compreso – a passi fluidi… e ritmati.
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