Tutta colpa degli ormoni…
Non c’è nulla da fare. La bilancia proprio non vuole saperne di scendere, manco si trattasse di un sortilegio… e, talvolta, è inutile affannarsi, perché al di là dei sacrifici e della forza di volontà, la questione è prettamente ormonale.
Del resto, sono proprio loro, gli ormoni, responsabili dell’andamento del metabolismo. La sensazione di fame, la voglia – cioè – improvvisa di carboidrati o zuccheri conduce, magari, a mangiare in orari improbabili, fuori pasto e in modo disordinato. Dunque, tocca riequilibrare le cose. Rimettere a posto comportamenti e abitudini, per ripristinare equilibri che, evidentemente, si sono scomposti o, addirittura, persi….
Entra in ballo, in tal senso, la dieta dei 7 ormoni. Dura, nel totale, 21 giorni e, ogni 3, vengono eliminati una serie di alimenti, legati ad un ormone. I risultati? Si rendono evidenti già dai primissimi giorni…
Da primo al terzo giorno. Evita carne e alcool. Bando a birra e cocktail. Privilegia, invece, legumi (lenticchie, ceci), ortaggi, pesce (merluzzo, salmone), pollo e uova. Serve, per riportare in equilibrio i livelli di estrogeni, rispetto a quelli di progesterone. Stato, quest’ultimo, che dà adito ad un’infiammazione che, a sua volta, provoca sbalzi d’umore, irritazioni intestinali e accumulo di peso.
Dal quarto al sesto giorno. Mangia patate, quinoa, fragole, mirtilli, lamponi, olive, avocado, cavolo, spinaci e bietole. Niente zucchero, invece, né miele, succo d’acero o qualsiasi altro alimento industriale, contenente zuccheri. Un metodo, per incrementare il livello di insulina. Allenterai la sensazione di fame e inizierai a mangiare, in modo più consapevole.
Dal settimo al nono giorno. In questi tre giorni non bere alcool. Allo stesso modo, elimina patate, pomodori, melanzane e peperoni. Incrementa, invece, la quantità di carciofi, piselli, zucca, carote e broccoli. E’ la maniera più idonea per riequilibrare la leptina, ormone che invia segnali di fame al cervello.
Dal decimo al 12esimo giorno. No a caffè, tè e bevande gasate. Sì a legumi, verdure, acqua con limone e pepe. Antidoto al cortisolo, ormone dello stress, per sentirsi rilassati e non incamminarsi alla ricerca, vana, di cibo.
Dal 13esimo al 15 esimo giorno. Da evitare, pane, farine, cereali, alcool, spezie. Puntare, di contro, su verdure, cavolo, pesce e pollo. Si lavora, in questo breve lasso di tempo, sulla tiroide, che influisce su metabolismo, livelli energetici, umore e accumulo di grasso.
Dal 16 esimo al 18esimo giorno. Elimina il latte e i suoi derivati. Incrementa l’apporto di pesce, carne, patate, avocado e verdure. Una maniera, atta a stimolare l‘ormone della crescita, che determina l’accumulo adiposo nei tessuti.
Dal 19esimo al 21esimo giorno. Rinuncia ai prodotti industriali, con conservanti. Abbonda, se si tratta di verdure, pesce e carne. Evita – in poche parole – le sostanze chimiche, che fanno abbassare i livelli di testosterone e, conseguentemente, impigriscono il metabolismo.
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