Caterina… anzi, no. Catherine

Caterina… anzi, no. Catherine

Le cronache ci comunicano che se ne è andata, all’età di 77 anni. Quelli di noi più grandicelli se la sono vissuta… e goduta, nel ruolo di attrice, cantante, conduttrice televisiva, ballerina.

Chi la ricorda e la racconta la ri-evoca come “un’artista poliedrica, colta ed elegante, che nel nostro Paese (lei, nata in Francia) ha trovato una casa, che l’ha accolta e amata“. Così, il Ministro della Cultura, Dario Franceschini. E sia. E si va ad aggiungere alla lista, sempre più pregna, dei tanti altri, illustri, che se ne sono andati di recente. Non ultima, Monica Vitti.

Ma tant’è. La vita è così e ci hanno insegnato, sin da subito, che si concretizza in poche certezze, tra cui proprio questa, inesorabile e cioè che, ad un certo punto, malauguratamente, si va via.

Del resto, Catherine Spaak era malata da tempo, ricoverata in una clinica di Roma. 

Ecco. Arrivati a questo punto potremmo celebrarne le gesta, come d’uopo. Potremmo raccontarvi dei film che, in qualche modo, l’hanno resa famosa. La noia, La voglia matta, La bugiarda… e che dire de Il sorpasso. Allora era ancora una bambina.

Ce la rammentiamo, musa ispiratrice di registi di alto lignaggio. Si va da Monicelli a Risi, da Salce a Nanni Loy. E poi Comencini, persino Virzì, in tempi più recenti. Senza dimenticare Lattuada, Ferreri, Dario Argento, Roger Vadim… Insomma, il gotha del Cinema l’ha voluta, l’ha corteggiata, l’ha inseguita e Lei, da brava ariete (3 aprile 1945), non ha fatto altro che seguire la sua natura di artista mai doma, mai sazia, mai ferma.

Irrequieta? forse, anzi… sì. Del resto, ce l’hanno presentata, da subito, come lo stereotipo dell’adolescente spregiudicata. E non lo era, forse, in parte, mentre, neppure ventenne, sceglieva di sposare Fabrizio Capucci, suo primo marito e padre della figlia Sabrina?

E, ancora, non ha forse il sapore di ribelle un carattere che decide di risposarsi, nel 1972, prima ancora di avere ottenuto la separazione dal precedente matrimonio?

A guardar ben, somiglia più a fame d’amore, la stessa che l’ha portata a contrarre, più in là, altre due unioni: dal 1993 al 2010 con l’architetto Daniel Rey; dal 2013 al 2020, con Vladimiro Tuselli.

Un gattino mascherato da pantera? Chi lo sa. Di certo, l’umana natura aveva imparato a conoscerla bene, ascoltando tutte le storie che le venivano raccontate – Lei, accogliente padrona di casa – sapientemente accomodata sul divano damascato di Harem. Oppure, alla conduzione del primissimo Forum, ancora oggi tra i programmi cult delle Reti Mediaset.

Potremmo raccontarvi un’infinità di aneddoti o di storie, ma non c’è spazio e troppo poco è il tempo e, allora, vi suggeriamo di andarveli a cercare, di essere curiosi perché parecchio, ve lo assicuriamo, c’è da scoprire.

Noi scegliamo di lasciarvi, invece, a memoria, lo stralcio di un’intervista fiume del 2002, rilasciata a Piero Chiambretti. Pensiamo possa tratteggiarvela, un pochino, e mettervi la voglia di approfondirla, semmai, come merita e secondo l’individuale sensibilità…

Caterina… oh Caterina!


Allora, signora Spaak, è ipocrita?Ipocrita no. Semmai maliziosa. Affascinante no. Semmai carismatica. Eppoi divertente. Talvolta provocante“. Sexy?No, sensuale“. Veramente, dicono di lei che è fredda. “Stereotipi. La mia riservatezza inganna“.
Rai Tre, la rete della sinistra, le ha chiuso Harem e nessuno protesta. La sinistra protesta solo per Santoro. “Nemmeno io protesto. Diceva Audry Hepburn: Quando chiedi aiuto non trovi nessuno, però hai una mano, la tua mano, che ti deve aiutare. Poi, quando hai capito la lezione, ricordati che hai un’ altra mano. E quella serve per aiutare gli altri“.
Questa è saggezza. “Non mi aspetto mai niente dagli altri. Sono presuntuosa“.

E’ vero che l’Italia è il Paese dei voltagabbana?E’ una connotazione umana. L’uomo è fatto molto male“. Si sente mai adulata?Si. E mi dispiace per la persona che lo fa“.

Ha dei trucchi per sbloccare i caratteri chiusi?Le energie che ognuno di noi emette si incontrano soprattutto quando si è seduti vicino“.
Per questo si sposta come un folletto sui divani. “Cerco la vicinanza fisica. Dopo un po’, la persona si rilassa e si apre“.
Lilly Gruber non si rilassò, quando le chiese della fotografia in topless. “In seguito, ci siamo sentite parecchie volte e sempre con molta simpatia reciproca“.
Una foto della Spaak in topless quanto vale?Non esiste. Ma in qualche film si è visto il seno. Poco“. Alla Gruber disse: Se una non vuole farsi fotografare in topless, basta che non si tolga il reggiseno. “Non ricordo. Comunque lo penso“.

Che ricordi ha di quando era bambina?Quattro anni di collegio. Ero molto attaccata a mia madre e la separazione l’ho sofferta moltissimo. Un brutto periodo“.
Una mamma incapace di amare. Così l’ha descritta. Parole dure. “Parole sincere“.
Anche il papà la trascurava?Mio padre era molto assente, l’ho frequentato poco. A me sarebbe piaciuto una grande famiglia con fratelli, sorelle, gente sempre per casa“.
Almeno i nonni…Mia nonna, Marie, la mamma di mio padre, era meravigliosa. Fu la prima donna senatore in Belgio“.

Voleva fare l’attrice?Al collegio firmavo autografi alle compagne di classe“.
Le compagne le chiedevano l’autografo?No. Ma io glieli firmavo lo stesso“.

Tognazzi le fece la corte?Pochissimo“. Pochissimo?Mezz’ora“.
Lo dice con rimpianto?Con sollievo. Appena salita sulla sua macchina mi mise le mani addosso. Io urlai. Lui frenò, aprì la mia portiera e mi scaraventò fuori“.
Che cosa ricorda del periodo cinematografico?Era un mondo misogino. Quando giravamo L’Armata Brancaleone gli uomini mi prendevano sempre in giro. Monicelli e Gassmann me ne dicevano di tutti i colori. Io ero molto timida, arrossivo, diventavo proprio viola e Vittorio si divertiva molto a insultarmi: puttana, troia. Mi faceva piangere. E tutti si divertivano da morire, a vedermi imbarazzata e offesa“.

Fece scandalizzare mezza Italia…Osai fuggire con mia figlia, quando il tribunale decise di togliermela. Finii in manette“. Perché le tolsero la bambina?Motivazione: essendo la signora Spaak attrice e, quindi, di dubbia moralità, per il bene della bambina…
Altri tempi. “Il coraggio che ho avuto a quella età è stato meraviglioso. Nessuno si può rendere conto di che cosa significhi trovarsi i fotografi nelle stanze d’albergo, nelle cliniche. Un fotografo, travestito da infermiere, mi scattò una foto, mentre il ginecologo mi stava visitando e, quindi, può anche immaginare la mia posizione“.

Perché smise con il cinema?Avevo problemi di salute, anoressia,. Andai in analisi, non riuscivo a lavorare. Ero sposata con Johnny Dorelli, che non aveva piacere che lavorassi“.
Lei ha scritto anche quattro libri…Finivano tutti in classifica. Ma nessun critico letterario li ha mai recensiti“. Le dispiaceva?Era un pregiudizio stupido“.


Lei ha scritto che sua mamma le rubava i fidanzati. “Mi riservo di non rispondere“.
E’ successo anche tra lei e sua figlia?Le problematiche sono diverse“.

L’ultimo suo periodo è stato quello televisivo. “Forum, due anni“.
Perché solo due anni?Non volli subire la corte di una persona che aveva potere. Quindi, sono stata punita. E sostituita con Rita Dalla Chiesa“.
Dopo Forum, 15 anni di Harem. Miscela esplosiva. Erotismo, con l’aria della signora per bene. “Io non ho l’aria da signora per bene. Io sono una signora per bene“.”

Esistono ancora le proposte indecenti?A me non capita più. Sanno che picchio“.
Lei picchia per davvero. “C’era un signore che mi molestava. L’avevo conosciuto al corso di meditazione buddista. Fra i meditanti c’era un signore cortese, educato. Mi faceva qualche telefonata, gentile. Poi cominciò a mandarmi messaggi osceni sul cellulare. L’ho denunciato. Ho cominciato a trovarmelo sotto casa. Chiamavo la volante. L’ultima volta, mi ha messo le mani addosso. E io l’ho colpito con l’ombrello“.

To be continued…

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