A fuoco Stromboli: galeotta fu la fiction e il vento forte
‘Stromboli in fiamme‘. Potrebbe titolarsi così, il resoconto della nottata appena trascorsa. Per non parlare dei moti di disperazione, a causa del disastro ambientale, che vede protagoniste le isole Eolie.
Si parla, difatti, di danni incalcolabili, per via di un incendio. L’ultimo focolaio è stato domato, grazie anche alla solidarietà della gente dell’isola che, per ore, si è adoperata in tutti i modi per salvare il salvabile ed evitare che il disastro assumesse proporzioni devastanti.
‘Colpevole‘ – secondo i primi riscontri – il set di una fiction che, ironia della sorte, incentra le sue vicende proprio sull’operato della Protezione Civile. Complice, il forte vento di Scirocco che, soffiando a più riprese, avrebbe fatto perdere il controllo delle fiamme.
Prodotte ‘ad arte‘ e domate, queste, solo nelle ultime ore, grazie all’intervento dei canadair, dei vigili del fuoco e, appunto, dei volontari, arrivati in rinforzo agli abitanti. Stando ai calcoli, sono state decine le abitazioni evacuate, alcune anche ad uso turistico e sono attualmente in corso tutte le ricognizioni del caso.
Tant’è. La procura, in mattinata, ha deciso di aprire un’inchiesta. L’assessore regionale al Territorio e all’ambiente della Sicilia, Toto Cordaro, tramite apposita nota, ha confermato le voci, insistenti: “Incendio scaturito sul set“. In pratica, quello che sarebbe dovuta essere una sorta di dimostrazione è sfuggita al controllo, assumendo le sembianze di un rogo che, a causa del forte vento, ha avvolto la montagna.
“Non ci avevano detto che avrebbero appiccato un piccolo fuoco, durante le riprese. Invece poi, non so chi, ha pensato di farlo. Forse perché rassicurato dalla nostra presenza. Tuttavia, il forte vento di scirocco, in pochi minuti, ha fatto divampare il fuoco“. In sostanza, pare che i vigili fossero all’oscuro dell’intenzione di accendere un piccolo incendio, per esigenze di produzione: “Glielo avremmo impedito“. A tal proposito, anche il Comando locale dei Forestali ha negato che sia pervenuta una comunicazione, al riguardo.
Si aggiunge, alle testimonianze, il commento del sindaco di Lipari, sotto la cui amministrazione c’à anche Stromboli, Marco Giorgianni, il quali ha negato di aver concesso ogni tipo di autorizzazione: “Posso dire che le mie uniche autorizzazioni hanno riguardato le riprese lungo le stradelle…. È stato un miracolo che non ci siano vittime… Adesso vogliamo capire eventuali responsabilità. I nostri avvocati sanno cosa sì deve fare“.
E se il deputato di Italia Viva, nonché segretario della Commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, ribadisce l’urgenza che l’Azienda televisiva di Stato “faccia chiarezza su ciò che è accaduto. E’ inspiegabile questo silenzio“. In risposta, dai vertici Rai si respinge ogni “responsabilità. L’attività non vede impegnati personale e mezzi dell’Azienda. La produzione esecutiva della serie televisiva viene organizzata e realizzata, in modo indipendente, dalla società 11 marzo“.
Di fatto, resta aperto il fascicolo. La Procura vuole chiarire perché la produzione abbia deciso di simulare un incendio. Poi si dovranno fare i conti, pure, con le rispettive responsabilità, evitando il rimpallo che, già in questi primi momenti dall’accaduto, sembra fare da scudo a quanti siano lungi dal guardarsi dentro e recitare il dovuto ‘mea culpa‘.
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