Per un Caronte che va…

Per un Caronte che va…

… c’è un Pompiere in arrivo. Proprio così. Il caldo, che ci ha attanagliati per tanti giorni, è oramai pronto a lasciare il posto all’anticiclone delle Azzorre, profeta di un abbassamento delle temperature e benefica pioggia.

Sorta di vigile del fuoco – come hanno voluto soprannominarlo gli esperti meteorologi – dovrebbe riuscire, almeno nelle intenzioni – a mitigare il caldo africano che ha arroventato l’Italia, nelle ultime settimane. Una tregua, coinvolta l’intera Penisola, di almeno 7-8 giorni.

Stando alle previsioni, sono – dunque – in arrivo, “freschi e temporaleschi venti atlantici“. E, a quanto pare, già da oggi, qualcosa potrebbe cambiare. Dalla tarda serata e fino a metà del mese prepariamoci, insomma, a salutare la sferzata di caldo record. Pausa, che interesserà, in particolar modo, le regioni del Centronord. Al Sud, invece, ancora per qualche giorno, si parlerà di temperature elevate.

Si attendono fenomeni diffusi, dapprima su Alpi, Lombardia ed Emilia. A seguire, una serie di temporali sono previsti su Triveneto e Romagna; poi, ancora, sulle pianure dell’Emilia-Romagna e in Lombardia, nuovamente, per via di una seconda perturbazione. Per giovedì 7 luglio, rovesci e temporali dovrebbero colpire gran parte del Centronord, allentando la colonnina di mercurio, finalmente, al di sotto dei 30 gradi.

Sarà una vera perturbazione, che colpirà anche zone del Centro, ad esempio Marche ed Umbria; mentre al Sud resisteranno le temperature elevate“, avvertono gli studiosi.

Poi, ci si manterrà nella media del periodo, o leggermente al di sotto. Tuttavia – va sottolineato – la pioggia non sarà sufficiente a risolvere il problema della siccità. “Il deficit idrico, dopo queste settimane… è di 400 millimetri di pioggia, pari a 400 litri di pioggia caduta in meno, per metro quadrato“.

Attualmente, sono 20 i centri urbani contrassegnati dal Ministero della Salute con il bollino rosso. Massimo livello di rischio – in sintesi – per tutta la popolazione, non solo per le fasce considerate a rischio. Eccettuate Torino, Genova e Venezia, tutte i maggiori centri urbani, nonché le Isole Maggiori, hanno fatto registrare dai 39 ai 42 gradi. Solo l’assaggio, di un’estate che è appena agli inizi.

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