Maverick? Vale più adesso che nel 1986

Maverick? Vale più adesso che nel 1986

Chissà cosa sarebbe accaduto se la pellicola fosse uscita, secondo la data stabilita, il 26 giugno 2020. Al di là dello stallo sociale, della pandemia… chissà come avrebbe reagito, al box officeTop Gun: Maverick.

Invece, alla stregua di molti altri casi simili, abbiamo assistito, distratti, speranzosi, annoiati – a seconda delle circostanze – a continui rinvii e ripartenze zoppicanti. L’industria del Cinema, insomma, si è ridestata solo di recente dal torpore, nel quale pareva piombata. Così, arriva la notizia che il film, interpretato e prodotto da Tom Cruise, ha superato di gran lunga le generali aspettative, bypassando tutta una serie di successi, quali The Batman e Doctor Strange nel Multiverso della Follia e collocandosi, nel giro di poco, nel 1 Billion Dollar Club, la lista di film, sopra il miliardo di dollari di incasso.

Il girato avrebbe guadagnato, finora, approssimativamente, 618 milioni di $ nel Nord America e 619 milioni, nel resto del pianeta, per un totale di 1 miliardo e 237 milioni di $. Cifra, quest’ultima, che lo attesta alla soglia del 20° posto, tra i più alti introiti di sempre, a livello globale.

Conti alla mano, il sequel di Top Gun avrebbe raccolto, in sostanza, una media di 23 milioni di $ al giorno, detenendo anche il record del titolo distribuito, con il più ampio numero di schermi, negli Stati Uniti, nel weekend di apertura. 4735, contro i 4676 di Avengers: Endgame.

Merito, assai probabilmente, del suo protagonista che, a tempo debito, aveva combattuto contro i dirigenti della Paramount, spaventati dallo scenario dovuto al Covid e dalle scelte della concorrenza, presa a ripiegare sui servizi streaming.

L’attore, grazie al suo forte potere contrattuale – e caratteriale – non ha voluto sentire ragioni. Testardo, non rimane, oggi, che chinare la testa. Sempre l’interprete, insiste nel ritenere troppo stretta l’ideale finestra di 45 giorni di tempo, per lo sfruttamento cinematografico di un titolo. I suoi ‘lavori’ si rivolgono al Grande Schermo e lì devono essere apprezzati, per almeno 60 giorni dall’uscita.

D’altronde, voci di corridoio così raccontano: “Tom dice quello che vuole alla Paramount. La Paramount dice quello che vuole a Tom. Poi, Tom ottiene ciò che ha chiesto“.

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