Pioggia: altro che danza… qui si usano i razzi
Siccità e caldo record, ma non stiamo parlando dell’Italia. I medesimi fenomeni che imperversano in Occidente, stanno mettendo in ginocchio anche la Cina centrale e sud-occidentale.
Una situazione talmente grave, da spingere a tentate… il tutto per tutto. Indurre, cioè, le piogge, ingravidando – per così dire – le nuvole. Tecnica, quest’ultima, del resto, già sperimentata in precedenti occasioni.
Era accaduto, ad esempio, nel corso delle celebrazioni del centenario della fondazione del Partito Comunista Cinese; una seconda volta, nel 2008, in virtù dei giochi olimpici di Pechino.
D’altronde, il fiume Yangtze, il corso d’acqua più lungo dell’Asia, ha raggiunto, oramai, i livelli minimi e pure i giacimenti idroelettrici sono in calo della metà della produzione. In contemporanea, l’impennata dell’uso di aria condizionata viene appena arginata dalle compagnie elettriche.
L’ondata di caldo che si protrae da due mesi si presenta, insomma, come la più lunga mai registrata da queste parti, almeno secondo il National Climate Center.
Stando i media locali, si è dunque pensato, in alcune province intorno al fiume, di mettere in atto una serie di operazioni di semina delle nuvole (cloud seeding). Ad Hubei e dintorni – in sintesi – si lanciano razzi, che trasportano sostanze chimiche nel cielo.
Le particelle di ioduro d’argento vengono, poi, rilasciate sopra gli ammassi già presenti. I granuli di sale fanno agglomerare le gocce d’acqua in dimensioni sufficientemente grosse e pesanti, da precipitare al suolo ed ecco, miracolosamente, la pioggia. L’inseminazione avviene, ovviamente, nel momento in cui il cielo si copre.
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