Roma si fa bella in previsione del Giubileo… a partire dai suoi mercati

Roma si fa bella in previsione del Giubileo… a partire dai suoi mercati

Rivoluzioniamo. E sia. Dunque, il Campidoglio ha stabilito di investire e si parla, per l’occasione, di cifre potenti. Oltre 20 milioni di euro, in favore, inizialmente, del VII Municipio. Da settembre, poi, si passerà alla rete dei mercati; quadro complessivo, in previsione del Giubileo, che vedrà coinvolti, pure, quanti già stanno operando, in contributo a progetti di risistemazione.

Indirizzo, l’Anno Santo 2025. Così, dall’Assessorato alle Attività Produttive hanno preso il via tutte le azioni, atte a ‘rifocillare’ i banchi, che hanno contraddistinto un pezzo del commercio capitolino. L’intenzione è rendere tali spazi più funzionali e fornire, ai vari quartieri, punti di eccellenza.

IL PIANO REGOLATORE

Del resto, le aree in questione godono di un’elevata vocazione commerciale, che vive delle due assi principali: Appia e Tuscolana. Eppure, molte sono ancora coloro, in attesa di riqualificazione. Un’esigenza, nata – tra l’altro – nella necessità di rispondere alla crisi economica e ad un diverso modo di fare la spesa.

Per il mercato di via Orvieto – ad esempio – da poco è stato dato l’ok alla variante. Si attendono i tempi tecnici, ma l’investimento pubblico – dichiarato – è di 2,8 milioni di euro. Quello di Colli Albani è, invece, in fase preliminare. Tuttavia, si prevede uno stanziamento in bilancio di 3,5 milioni. Ancora, per l’Alberone sono stati stabiliti 3 milioni di euro e già si è prossimi alla fase esecutiva e così via.

Per lo storico mercato degli abiti di seconda mano di via Sannio la situazione è diversa. I tempi si allungano, poiché si stanno aspettando i pareri della Regione Lazio, ma si parla – in ogni caso – di un’opera da 3,5 milioni di euro. Il nuovo mercato (che, nel corso degli anni, proprio sul riuso ha fondato la sua fortuna), sarà dotato persino di un impianto fotovoltaico. Quindi, seguendo il principio delle emissioni zero, produrrà energia utile alle varie attività.

Poi c’è il Metronio, in via Magna Grecia. Struttura, quest’ultima, che venne inaugurata il 16 novembre 1957. La terza aperta, nel medesimo anno, dopo il Pinciano e il Trieste. L’edificio nasce come ambiente polifunzionale: un parcheggio e un mercato in quella che, allora, a due passi da piazza San Giovanni, era considerata la porta d’ingresso alla città storica. Qui, addirittura, c’è in ballo un disegno da 12 milioni di euro, di cui il mercato rappresenta, evidentemente, solo una parte.

In linea generale, sono numerosi i tasselli che, più in là, comporranno l’intero puzzle. Residenti e, a maggior ragione, pellegrini, potranno – insomma – contare su aree di vendita di quartiere, in grado di puntare sulla filiera corta, sulla sostenibilità, sull’innovazione.

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