Ma che buoni, questi chicchi di… Luisa!

Ma che buoni, questi chicchi di… Luisa!

Fosse, semplicemente, un nome di donna, potremmo decidere se amarlo, o meno. Osservandola, noteremmo il colore della pelle, in questo caso dall’acceso riverbero giallo brillante; ne immagineremmo il profumo e, al tatto, la piacevolezza. Avventurandoci, arditi, riusciremmo persino ad assaporarne il gusto… gradevole, oppure no.

Ma, innamorandoci, di sicuro, rimarremmo sedotti da quel che più le è peculiare, come quei sui piccoli semi erbacei, nelle bacche, nutrimento, che non lascia, tuttavia in bocca, alcun sapore legnoso…

Poi, incuriositi, presi… ne vorremmo sapere di più… Luisa. Luisa, da solo, non ci basterebbe e finiremmo per scoprire che si tratta dell’ultima uva di Grape&Grape Group soft seeded. Proveniente da una filiera esclusivamente Italiana, viene coltivata – la bionda – dai soci, su 15 ettari, in Puglia.

Così, i semi ci sono, ma sono masticabili. Non c’è asprezza, per quest’uva da tavola, dal grado brix piuttosto elevato e dalla croccantezza, non comune. L’aroma è dolce e, intanto, conserva un retrogusto – come dicevamo – erbaceo, leggermente moscato e lievemente acidulo.

Si tratta di una varietà che, negli ultimi anni, ha trovato enorme riscontro, per via del grande potenziale commerciale e per l’ottima conservabilità, in pre e in post raccolta. “Viene coltivata nell’areale pugliese e in quello siciliano, su più di 150 ettari complessivi, con un tasso di crescita importante“, fanno sapere i produttori.

La campagna – aggiungono – ha un’ampia finestra temporale. La raccolta è partita a fine luglio e si protrarrà fino da ottobre. Nei test effettuati negli ultimi tre anni, con piccoli quantitativi commerciali, abbiamo potuto verificare la sua ottima shelf life in post raccolta, che arriva fino a 90-100 giorni“.

Ed ora, finalmente, esistono i presupposti per il debutto sul mercato. “Luisa è arrivata sui banchi di una grande Catena. È distribuita in vaschette, che riportano informazioni semplici e dirette, utili per comunicare al consumatore questa novità ‘dal seme morbido’, con consigli su come conservare al meglio il prodotto e informazioni, sulle sue proprietà benefiche“.

RISOTTO ALL’UVA LUISA

Nella sua versione più classica…

Ingredienti – per 4 persone:
  • 350 grammi di riso Carnaroli
  • mezzo scalogno
  • 30 gr di burro
  • 30 millilitri di vino bianco per sfumare
  • 40 gr di Parmigiano reggiano
  • 100 gr di formaggio cremoso
  • 300 gr di uva bianca
  • prezzemolo q.b.
  • pepe q.b.

Per il brodo vegetale:

  • 2 litri di acqua
  • 1 patata
  • 1 costa di sedano
  • 2 zucchine
  • 2 carote
  • prezzemolo
  • 1 cipolla bianca
  • 8 gr di sale grosso
Preparazione:

Iniziate, preparando il brodo vegetale. Pulite le verdure, tagliatele a pezzetti e metterle in una pentola capiente, insieme all’acqua fredda. Unite il sale e portate a bollore, a fiamma vivace. Abbassate il fuoco; coprite la pentola con il coperchio e lasciate che sobolla, per 1 ora.

Trascorso il tempo di cottura, spegnete il fuoco. Scolate, quindi, le verdure e filtrate il brodo, attraverso un colino a maglie fini.

Passate, adesso, alla preparazione del risotto. Sciacquate l’uva bianca e tagliate gli acini a metà. Schiacciatene metà con lo schiacciapatate, per ottenerne una purea.

Affettate finemente lo scalogno e fatelo soffriggere, insieme al burro. Unite il riso e fatelo tostare, per qualche minuto. Sfumate, con il vino bianco. Unite la purea di uva e mescolate. Aggiungete gli acini tagliati a metà e proseguite la cottura del riso, a fiamma bassa.

Quando e se necessario, aggiungete un mestolo di brodo vegetale. A fine procedimento, aggiungete, fuori dal fuoco, il Parmigiano grattugiato e mantecare con il formaggio cremoso. Insaporite, infine, con il prezzemolo fresco ed una spolverata di pepe nero.

Servire subito.

Arricchito, da un pizzico di fantasia…

Senza l’utilizzo di grassi aggiunti, fate tostare il risotto, per poi mandarlo avanti, in cottura, grazie ad un brodo di scampi. Alfine, andrà mantecato con la robiola.

Il pesce andrà, dal canto suo, una volta pulito, marinato e grigliato, leggermente.

Anche l’uva andrà marinata, per circa 15 minuti (l’equivalente del tempo di cottura del riso) con un mix di sale, olio, pepe, menta e limone. Di seguito, abbrustolita, regalerà una particolare nota acidula alla ricetta.

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