In strada, nuove regole di ‘sopravvivenza’
Sono in arrivo modifiche, ad un codice ‘vecchio‘ almeno di 30 anni. Ecco l’ultima delibera, da parte del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Insomma, arriva, in merito all’ordine della strada, un insieme di proposte, a cesello delle norme previgenti, sorta di rispolvero di dettami, ormai, secondo alcuni, da rivedere.
Tra i propositi, dunque, la sottrazione della patente a vita, multe calibrate in base al reddito ed educazione stradale, sin dalle superiori.
Decisioni, che poggiano, a guardar bene, sui numeri.
Ad oggi, gli incidenti stradali rappresentano il problema più diffuso, per giovani e neopatentati. Secondo i dati del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, nel vecchio continente e nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni, nel 64% dei casi si verifica il decesso del guidatore o del passeggero al suo fianco.
Tra intenzioni per migliorare, l’introduzione, pure, dell’etilometro monouso, obbligatorio a bordo, provvedimento utile (secondo Salvini) per effettuare il test, prima di mettersi alla guida. Un modo, insomma, per “fermarsi, fino a che si è in tempo“.
Tra i sistemi di sicurezza in avvio, anche un controllo elettronico che impedisca l’accensione del veicolo, se non risultino allacciate le cinture di sicurezza e un impianto, che obblighi a non usare il telefono, mentre si sta guidando.
Infine, tra le numerose idee, anche quella di coinvolgere i giovani delle scuole superiori per quanto riguarda l’educazione stradale. Un’ora alla settimana, per arrivare preparati all’esame e corsi di aggiornamento periodici, dopo aver conseguito l’attestato, nel corso degli anni, per una costante formazione dei guidatori.
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