Friluftsliv: seguiamo il metodo… alla Svedese

Friluftsliv: seguiamo il metodo… alla Svedese

Vita all’aria aperta: questo è, in pratica, il senso ma, oramai, se ne sente talmente la necessità, da dargli un nome identificativo. Friluftsliv, vero e proprio stile di esistere, praticato soprattutto… al Nord dove, per tale, si intendono i Paesi freddi, le località scandinave, in cui poco si considera la possibilità di organizzare gite, solo nelle giornate di Sole.

E, invece, eccoci, intenti – noi – a controllare le previsioni del tempo, prima di programmare un’uscita. Rimandiamo, optiamo – tutt’al più – per qualcosa al chiuso. Impigriti e un po’ prigionieri del meteo. Le giornate, per di più, in inverno si accorciano, fa buio presto e, forse, è più logico, volendo pure praticare movimento, rinnovare l’abbonamento in palestra.

Tutti lussi, questi, che altrove – dicevamo – non ci si può permettere. Si esce, a prescindere dal meteo e succeda quel che succeda… In Svezia, ad esempio, “non esiste il brutto tempo. Solo un cattivo equipaggiamento“. In poche parole, basta coprirsi bene

Dunque, moda che passa in secondo piano, a favore della praticità. “Il Friluftsliv è qualcosa di radicato negli Svedesi, sin dalla giovane età. Ecco perché, anche nel pieno dell’inverno, gruppi di amici si ritrovano spesso all’aperto, fanno escursioni e picnic insieme“. 

Una filosofia, peraltro, dal benefico effetto sulla mente. E’ provato scientificamente, del resto, assicurano gli esperti, che trascorrere ore a contatto con la natura ed esposti alla luce naturale migliori l’umore e la salute.

Ci illudiamo, insomma, che stare al caldo sia più indicato ma, per chi soffre di malumore stagionale, la situazione non fa altro che complicarsi. In Scandinavia, il Friluftsliv è, così, parte integrante della cultura e tutti lo praticano, in piena spontaneità. Circostanze, agevolate da un fatto territoriale, certo; dal numero della popolazione, tutto sommato, morigerato e, per conseguenza, motivo della “grande libertà nel poter vagare, praticamente ovunque“.

Parola di chi ne sa, non serve tanto. Una passeggiata in pausa pranzo, una gita nel weekend, sport oppure, potendo, l’esperienza di un bagno gelido in un lago sono tutte occasioni da sfruttare.

L’importante è forzarsi – soprattutto all’inizio – ad uscire di casa, accettando pure che possa piovere. Al limite, ci ripareremo con l’ombrello…

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