Actinia equina? E’ un fiore… anzi no, è un pomodoro
Il nome è buffo, l’aspetto curioso e, benché a tutto lasci pensare fuorché ad un animale, proprio di questo si tratta. Un anemone di piccole dimensioni – per la precisione – con il quale è meglio non entrare in contatto, per via dei tentacoli (circa 200) dall’effetto urticante, con cui stordisce le proprie prede.
Vive, generalmente, in acque temperate. E’ assai diffuso, ad esempio, nel Mar Mediterraneo. E’ possibile rintracciarlo attaccato alle rocce – visibile, nei momenti di bassa marea – ma, grazie al proprio disco pedale, non solo è in grado di spostarsi ma è anche parecchio abile nel resistere alle sollecitazioni ‘spiacevoli’ del mondo esterno; prime fra tutte, le alte temperature.
Ed è uno che non fa neppure troppi complimenti: si nutre di tutto ciò che cattura, dai crostacei, ai molluschi, ai piccoli pesci.
È interessante, poi, sottolineare come gli studiosi non siano, tuttora, concordi riguardo alle modalità di riproduzione, se asessuata o meno. Insomma, desta, il nostro, un gran parlare…
Ancora – e da qui il nome – quando si trova fuori dall’acqua, assume – inaspettatamente – i tratti di un pomodoro, con tanto di consistenza gelatinosa, dal colore rosso accesso. Straordinariamente camaleontico, immerso nelle profondità del mare, assume, invece, nell’aspetto, le sembianze di un fiore.
Fatto sta, questo insolito esemplare della Natura, commestibile, viene adoperato, talvolta, persino in ambito gastronomico, per la ricettazione di piatti di mare. Ottimo nella pasta e nel riso, è altrettanto gustoso saltato in padella, oppure fritto. Non è economico, va detto. Il costo si aggira sui 60 euro al chilo. Tuttavia, ne bastano, per l’uso in cucina, pochi grammi.
Un consiglio: prima di pulirlo, schiacciare il pomodoro di mare, affinché fuoriesca il liquido urticante, che potrebbe portare prurito alle pelli sensibili. È importante lavarlo accuratamente sotto l’acqua corrente e liberare la parte incava, che potrebbe nascondere sassolini o, addirittura, sabbia.
Actinia equina: prepariamola così
Come ricetta prima nella lista da segnalare, c’è quella della pappa al pomodoro di mare, riproposizione della più celebre e classica toscana. Per assaporarla al meglio, si precede un assemblaggio con pesce misto, soprattutto gamberi e calamari, pane sciocco toscano raffermo, polpa di pomodoro o pomodori pelati, qualche pomodorino fresco, aglio, peperoncino, basilico, olio extravergine d’oliva e aromi, se graditi. Insomma, una vera delizia.
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