Quokka: tenero, affettuoso ma…

Quokka: tenero, affettuoso ma…

ln genere, lo si incontra nelle zone dell’Australia Occidentale e, in particolare, presso l’isola di Rottnest, dove si fa notare per la natura amichevole e curiosa. E talmente questo suo aspetto è evidente, che c’è chi lo identifica come l’animale più felice del mondo.

Il Quokka, piccolo marsupiale dalle dimensioni di un gatto, si è reso, così, una vera attrazione turistica, che vale il viaggio, fino all’altro emisfero.

Di piccola taglia, dicevamo, raggiunge una lunghezza, che si aggira tra i 40 e i 54 cm e un peso, che va da 2,5 a 5 kg. L’aspetto è dolce e simpatico, per via dei grandi occhi neri e del musetto corto. La pelliccia ripercorre, dal canto suo, i toni del marrone-grigiastro, con macchie più scure sulla schiena.

Ciò che, tuttavia, realmente lo distingue, è il carattere. La socievolezza con cui interagisce con gli esseri umani lascia, spesso, sorpresi. Non li teme e, anzi, si muove, nei loro confronti, sperando di ricevere nutrimento. Ciò non di meno, è necessario rammentare che si tratta di un esemplare selvatico e, come tale, non dovrebbe essere alimentato o manipolato dall’uomo.

Come trascorre il suo tempo? Le ore diurne sono dedicate, per lo più, al riposo, riparato dal Sole, tra la vegetazione. Del resto, si nutre principalmente di piante, ma non disdegna insetti, semi e piccoli animali. 

Specie a rischio, a causa della distruzione dell’habitat naturale, della caccia e della presenza di predatori introdotti, come volpi e gatti selvatici, gode, attualmente, di una apposita protezione. Tra gli sforzi di conservazione, la creazione di parchi e riserve protette e la promozione del turismo sostenibile.

Un mondo rosa, insomma, quello del nostro, se non fosse che, come tutti, anche il roditore in questione nasconde un lato oscuro. Se minacciata, la femmina Quokka usa i propri cuccioli come diversivo, per poter fuggire indisturbata. Non si crea alcun problema nel sacrificare la prole, pur di salvarsi. Un escamotage, che serve a guadagnare il tempo, ma che tanto racconta quanto, a volte, sappia esser crudele Madre Natura.

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