Rintracciato il ramo ‘gost’ delle nostro tracciato evolutivo

Rintracciato il ramo ‘gost’ delle nostro tracciato evolutivo

Un popolazione fantasma – così la definiscono gli scienziati – scoperta, di recente, nell’Africa Occidentale. Un punto da cui partire, nella ricerca costante di sempre nuove e più attendibili risposte, riguardo alle nostre origini. Di fatto, il DNA di questi antichi umani fa tuttora parte dell’eredità genetica di alcune popolazioni.

Sconosciuti antenati, di cui solo oggi veniamo a sapere l’esistenza.

Nonostante siano trascorsi, da allora, 43 mila anni, l’uomo moderno porta tuttora con sé i geni di chi, tuttavia, non ha lasciato prove oggettive della propria permanenza. Quanto si conosce è, ad oggi, frutto di indagini statistiche e di un attento studio dei genomi. Oltre 400, provenienti da 4 diverse popolazioni.

Dunque, si sono stabiliti collegamenti con con il popolo Mende della Sierra Leone; gli Yoruba della Nigeria e con un gruppo etnico della Nigeria meridionale, gli Esan. Non solo, tracce genetiche hanno allargato le derivazioni anche alle aeree occidentali della Gambia

Non ci siamo evoluti – va detto – in modo lineare. In termini di spazio e di tempo, ha più senso pensare al nostro progresso, come specie, paragonandolo ad un albero genealogico.

Giusto per citare un esempio: i Denisova, presenti nel medesimo periodo dei Neanderthal in Asia, hanno incrociato il loro percorso con le popolazioni oceaniche. Nello specifico, con quelle appunto dei Neanderthal, che vengono considerati i nostri parenti – estinti – più prossimi. Si ritiene, difatti, che questi ultimi si siano incrociati, a loro volta, con gli antichi Europei. 

Stando alle ricerche, se ne sarebbe desunto che la popolazione fantasma si sia separata dai nostri antenati, tra i 360.000 e 1 milione di anni fa. Un gruppo, secondo le stime, composto da circa 20.000 persone, in perenne evoluzione e incrocio con gli avi degli africani occidentali, nel corso degli ultimi 124.000 anni.

È possibile che esistano altre comunità arcaiche sconosciute? Non è dato sapere, ad ora, comunicano gli esperti. “C’è la tentazione di fare ipotesi. Ma… è troppo presto per saperlo“.

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