Dive… e divine

Dive… e divine

Star, che hanno segnato la storia del Cinema e non solo. Con la loro fisicità, attraverso il carisma, l’appeale, hanno riscritto la moda, rivoluzionato i costumi, regalato, spesso, una sferzata al concetto stesso di femminilità, reiventato quello, invece, di macho.

Ebbene, l’American Film Institute, a tal proposito, ha appena stilato la classifica delle 100 migliori Stelle, sia maschili sia femminili, adottando – curiosità vuole – un criterio cronologico. Il debutto sullo schermo – vale a dire – non doveva essere successivo al 1950 o, nell’eventualità lo fosse, la carriera doveva essersi conclusa,in modo definitivo.

Siete curiosi di sapere chi occupa la Top Ten? Andiamo a vedere…

  • Decima posizione per Joan Crawford (1905-1977), che esordì all’epoca del Cinema muto, negli anni Venti, ma ottenne il grande successo più in là, tra il ’30 e il ’40, in film come Grand Hotel o La Danza di Venere che, spesso la vedevano in ruoli controversi. Nel 1946, l’interprete si aggiudicò l’Oscar alla miglior attrice per la sua parte ne Il Romanzo di Mildred
  • Attrice, potremmo affermare oggi, completa, per via del talento indiscusso nella recitazione; per via, al contempo, della voce roca e profonda e, parimenti, soave. Marlene Dietrich (1901-1992) seppe ammaliare il suo pubblico, tra le prime. Femme fatale per eccellenza, resterà per sempre L’Angelo Azzurro
  • Chi non ricorda la mamma di Liza Minnelli, Judy Garland (1922-1969)? Bimba prodigio, quest’ultima, che intraprese la sua attività di attrice ancora acerba. Con Il Mago di Oz le si spalancarono, dunque, le porte del successo. Un percorso, ricco di pellicole e musical, come A Star is Born, datato 1954
  • L’ultima grande diva dell’era d’oro di Hollywood, così la consideriamo, Elizabeth Taylor (1932-2011) si è distinta, sin da subito, per le straordinarie doti recitative, nonché per la bellezza. I suoi occhi hanno fatto storia, così come le prestazioni da attrice, che le sono valse ben due Oscar: nel 1961, per Venere in Visone e, più tardi, nel 1967, per Chi ha paura di Virginia Wolf? Nel 1993, inoltre, la nostra si aggiudicò anche l’Oscar Premio umanitario Jean Hersholt per le sue attività di beneficenza; in particolare, per la lotta contro l’AIDS

  • Che aggiungere di colei che, a tutti gli effetti, si è guadagnata l’attributo di icona? Un fascino fuori dal comune, quello di Marilyn Monroe (1926 -1962), che l’ha consacrata il simbolo del secolo scorso. Un’esistenza, tuttavia, affatto semplice, costellata da un’enorme scia di fragilità…
  • E’ oramai leggenda la sua avvenenza senza tempo, ma Greta Garbo (1905 -1990) ha cavalcato il ventennio dai Venti ai Quaranta, da vera amazzone del palcoscenico. Ha governato il muto, rendendosi fonte di ispirazione per tutte le donne. Ha cesellato la maniera di recitare, all’alba del sonoro, rendendosi pietra miliare, da imitare, per lungo tempo. L’Anna Karenina delle scene, pensate, si ritirò a vita privata, a soli 36 anni, rendendosi, con tale mossa, immortale

  • Audrey Hepburn (1929-1993) si fece portavoce di un messaggio diverso. L’impersonificazione di una femminilità delicata e spontanea che, tuttavia, non tardò, anch’essa, dal raggiungere la fama mondiale. I suoi personaggi restano, tuttora, un esempio da cui prender spunto. Vacanze Romane le valse l’Oscar, Colazione da Tiffany ne fece l’effigie che tutti conosciamo. Numerosi i progetti umanitari a cui volle dedicarsi, tanto, nel 1988, da venir nominata ambasciatrice UNICEF
  • Ai suoi occhi hanno dedicato, nel tempo, persino una canzone. Occhi magnetici, inconfondibili, unici. Di fatto, Bette Davis (1908-1989) è stata la prima donna a ricoprire la carica di presidente dell’Academy e la prima attrice della storia a raggiungere il record di 10 candidature all’Oscar. Premio, quest’ultimo, che ottenne in due occasioni, come miglior attrice: nel 1936, per la sua performance in Paura d’amare e nel 1939, per la parte in Figlia del vento
  • Svetta, in ultimo, sul podio, Katharine Hepburn (1907-2003), latrice di una carriera longeva e, sotto molti aspetti, straordinaria, protrattasi per oltre 60 anni. Numerosi sono i generi che l’hanno vista protagonista, 12 le candidature all’Oscar nella categoria migliore attrice. Quattro, le statuette portate casa, unica interprete capace di raggiungere il prestigioso risultato

A mia nonna, Angela

LEGGI ANCHE: Raquel Welch: quel corpo da urlo che, però, sapeva recitare

LEGGI ANCHE: Nell’armadio delle Star, abiti da capogiro…